Halloween, quali sono i costumi più gettonati nel Bresciano

Giulia Camilla Bassi
Lo abbiamo chiesto agli esperti di Bandera (San Polo) e di Falpalà (Montichiari). Alcuni clienti hanno prenotato i loro travestimenti lo scorso agosto
Giacomo Bandera - © www.giornaledibrescia.it
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Un bambino di circa sette anni esce dal negozio accompagnato dal papà: dal sacchetto che stringe tra le mani spunta una sinistra falce da Morte, ricurva e macchiata da una generosa colata di sangue finto. Subito dopo, un ragazzo sui trent’anni, barba curata e giacca di pelle, si presenta in cassa portandosi dietro un’ascia vichinga accuratamente selezionata tra le molte (sceniche!) spade in esposizione. È una normale domenica di ottobre e il negozio in questione è Bandera, storico punto di riferimento per i bresciani nell’acquisto di costumi e travestimenti dal 1950.

  • Bandera costumi, negozio a San Polo
    Bandera costumi, negozio a San Polo - © www.giornaledibrescia.it
  • Bandera costumi, negozio a San Polo
    Bandera costumi, negozio a San Polo - © www.giornaledibrescia.it
  • Bandera costumi, negozio a San Polo
    Bandera costumi, negozio a San Polo - © www.giornaledibrescia.it

Eppure, non c’è da stupirsi del viavai: da parecchio Halloween non è più una festa per bambini. Se un tempo erano le feste a tema e le serate in discoteca a dominare la scena, oggi, la notte della vigilia di Ognissanti si è trasformata in un calendario diffuso di iniziative e appuntamenti, che travalicano la data del 31 ottobre, animando anche le settimane precedenti: dai centri commerciali alle cene in maschera, fino ai campi di zucche da intagliare e decorare, allestiti con scenografie a prova di selfie. Anche musei e istituzioni culturali si sono attrezzati di conseguenza, con percorsi e attività che uniscono arte e tradizione. È il caso anche del museo di Santa Giulia, che anche quest’anno celebra il Día de los Muertos con un programma ricco di visite e laboratori ispirati alla cultura messicana, tra cui una escape room da affrontare rigorosamente in costume.

Il Dia de los Muertos in Pinacoteca Tosio Martinengo nel 2024 - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it
Il Dia de los Muertos in Pinacoteca Tosio Martinengo nel 2024 - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

La clientela

«Nel corso degli anni Halloween è diventata una festa più sentita rispetto al Carnevale» conferma Giacomo Bandera, titolare dell’omonima attività. «La nostra clientela tiene molto a farsi trovare pronta per feste ed eventi: già da inizio agosto c’è chi passa in negozio per dare un’occhiata alle ultime novità». E tra manichini, volti prostetici, tessuti e accessori per il make-up ce n’è per tutti i gusti.

Ma chi sono gli acquirenti che tengono accesa la miccia di Halloween a Brescia? «Si possono distinguere due tipi di clienti: da una parte i ragazzi che cercano l’accessorio o il costume più seducente e curato, adatto a discoteche e party; dall’altra chi punta su qualcosa di più dark e scenografico, ispirato ai personaggi dei film o a travestimenti più particolari. Negli ultimi anni per accontentarli abbiamo acquistato costumi da tutto il mondo, non solo dall’America, ma anche dal Messico, dal Belgio, dall’Olanda, dalla Spagna…»

I trend

I trend del momento? Per le ragazze corsetti, gonne, costumi gotici e vittoriani, per i ragazzi il più classico Ghost Face dal film «Scream». Ma la vera tendenza non riguarda solo gli abiti. Halloween sta diventando un’esperienza completa fatta di allestimenti immersivi, giochi di ruolo, contest ed effetti speciali. «Negli anni abbiamo aumentato le collaborazioni – continua Bandera – lavoriamo con una make-up artist per consulenze personalizzate di trucco professionale e con un team di performer horror che, vestiti in modo spaventoso, si occupano di animazione durante gli eventi. Abbiamo anche allestito una sala con animatronic, luci e atmosfere che sta piacendo molto. Cresce inoltre l’interesse per la parte decorativa, sempre più ispirata allo stile americano delle case addobbate a tema».

La bottega delle meraviglie

  • Falpalà, negozio di costumi a Montichiari
    Falpalà, negozio di costumi a Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
  • Falpalà, negozio di costumi a Montichiari
    Falpalà, negozio di costumi a Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
  • Falpalà, negozio di costumi a Montichiari
    Falpalà, negozio di costumi a Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
  • Falpalà, negozio di costumi a Montichiari
    Falpalà, negozio di costumi a Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
  • Falpalà, negozio di costumi a Montichiari
    Falpalà, negozio di costumi a Montichiari - © www.giornaledibrescia.it

Ma la provincia non è certo da meno per creatività e cura nei dettagli. A Montichiari, Falpalà è un’altra bottega delle meraviglie, punto di riferimento per chi cerca costumi sartoriali, accessori di scena e maschere su misura. «Noleggiamo un’ampia gamma di abiti, non solo storici ma anche horror, steampunk e ispirati ai personaggi del cinema – racconta la responsabile Rosa Santini –. Negli anni i gusti e le mode sono cambiati enormemente, anche se per noi, a farla da padrone resta sempre il Carnevale».

Gli abiti di Falpalà sono autentici pezzi di sartoria, custoditi a Casa Barosi, dimora seicentesca che oggi ospita il laboratorio e gli spazi espositivi. Al di fuori del noleggio, qui i costumi vengono realizzati solo su ordinazione. «Vendo solo su commissione – spiega Rosa Santini –. I nostri sono abiti particolari, su misura, pensati per chi cerca qualcosa di unico».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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