Gussago, fulmine sulla torretta della Santissima: danni da 50mila euro

Un fulmine incredibilmente preciso – qualcuno in paese dice «maledettamente preciso» – ha centrato in pieno la Santissima, danneggiando il tetto della torretta ottocentesca.
Il colpo
Il colpo, violentissimo, è avvenuto durante i temporali delle scorse settimane, e ha causato un danno da 50mila euro. La torretta, vantiniana, è ottocentesca, ma poggia sulla struttura più antica, quattrocentesca, che non è stata lambita dalla scarica elettrica. Che il destino si sia divertito a fare qualche dispetto al progetto di ristrutturazione della Santissima, è «ormai cosa nota» scherzano i gussaghesi.

Il restauro
L’annuncio dell’avvio delle operazioni tecniche e progettuali per il restauro conservativo della chiesetta era arrivato in una nebbiosa giornata di febbraio, in diretta tv su Teletutto, il 2 febbraio 2020. Poi, poco dopo, il dramma della pandemia: cantieri fermi, tutti in casa e «andrà tutto bene». Alla ripartenza, tra restrizioni e rallentamenti, ecco spuntare tre tombe altomedievali e tracce di insediamento neolitico. Un’altra pausa, nuove analisi. Ora, per la prima volta forse nella sua lunga storia, la Santissima si sveglia con un foro nella sommità della torretta: il fulmine ha schivato il parafulmine, colpito l’arcata in diagonale, penetrato il muro e danneggiato impianto elettrico e videosorveglianza.
Eventi contrari
«Lo abbiamo scoperto solo di recente, ma il danno risale ai temporali di giugno – spiega il sindaco Coccoli –. È già quasi tutto sistemato, ma la spesa si aggira sui 50mila euro». Una maledizione della Santissima? «Abbiamo dovuto aspettare 600 anni – sorride il sindaco – e la conclusione della prima tranche dei lavori, per beccarci un fulmine proprio su uno dei punti restaurati. Se non è sfortuna questa… Non voglio pensare a maledizioni, anche se di eventi contrari ne abbiamo avuti. Ma Gussago sa affrontare tutto: stiamo già ripristinando gli impianti e proseguono i progetti di valorizzazione dell’intero complesso». Nella sfortuna, c’è chi vede comunque un colpo di fortuna: «Il fulmine, entrando nella torretta, ha solo lambito le travi di legno. Sarebbe bastata una scintilla in più e tutto poteva prendere fuoco», hanno spiegato i tecnici. E a quel punto, altro che restauro conservativo, altro che «sfortuna», altro che «maledizione della Santissima».
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