Gussago, scritte no vax rimosse dal muro del cimitero di Ronco

Federico Bernardelli Curuz
Un gesto anonimo ha ripulito le pareti imbrattate da mesi. Il Comune era bloccato dai vincoli della Soprintendenza. Il sindaco: «Grazie a chi ha agito con rispetto»
Le scritte sul muro del cimitero sono scomparse nella notte
Le scritte sul muro del cimitero sono scomparse nella notte
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Sono sparite nel silenzio della notte, cancellate da una mano anonima e gentile. Le scritte vandaliche che da oltre quattro mesi deturpavano il muro del cimitero di Ronco, a Gussago, non ci sono più.

A restituire decoro e rispetto al luogo sacro non è stato un intervento ufficiale, ma l’azione spontanea di uno sconosciuto, che ha deciso di ripulire le pareti imbrattate da frasi come «Vax = morte» e «Stop legge Lorenzin» oltre a «no 5g».

L’impasse

«Un gesto silenzioso e molto gradito! Un grazie sentito» commenta il sindaco Giovanni Coccoli, che da tempo si batteva per la rimozione delle scritte, rimaste lì per mesi a causa dei vincoli della Soprintendenza. «Come Amministrazione non siamo potuti intervenire direttamente –spiega –. Il muro è vincolato e ci è stato richiesto uno studio preliminare e un trattamento conservativo dal costo di circa 30mila euro. Una cifra che ha inevitabilmente rallentato tutto».

Le scritte sul muro di cinta del cimitero
Le scritte sul muro di cinta del cimitero

Il primo cittadino aveva espresso più volte la propria frustrazione di fronte all’impasse burocratico, arrivando perfino a dichiarare che sarebbe intervenuto di persona pur di restituire dignità al cimitero.

In azione

«Quelle scritte offendevano la memoria dei defunti e la sensibilità della comunità» aveva detto allora, parlando di una assurdità all’italiana che impediva al Comune di agire per non violare il vincolo storico. Ora, però, qualcuno ha deciso di non aspettare oltre. In vista delle festività di Ognissanti e dei Defunti, quando centinaia di cittadini si recano al camposanto, uno sconosciuto ha scelto di intervenire. «In barba ai vincoli, ma con rispetto e cura – sottolinea Coccoli – ha ripulito il muro con un lavoro eccellente. A nome mio e della nostra comunità, un grazie sincero a chi ha compiuto questo gesto».

Resta ignota l’identità dell’autore, ma l’intento appare chiaro: restituire dignità a un luogo di raccoglimento, riportando serenità dove da mesi campeggiavano slogan no-vax. «Se ci saranno contestazioni – aggiunge il sindaco con ironia – si cercheranno gli ignoti... ma questa volta per aver fatto qualcosa di giusto». Con la scomparsa delle scritte si chiude così una vicenda che aveva acceso la discussione tra Comune e Soprintendenza e che aveva diviso la cittadinanza. Oggi, invece, resta solo la gratitudine per un gesto civico semplice e coraggioso, capace di riportare silenzio e decoro al muro del cimitero di Ronco.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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