Greta ha fretta di nascere, parto in ambulanza a Capriolo

Aveva fretta di nascere la piccola Greta: appena la madre è salita in ambulanza, lei ha deciso che era già arrivato il momento di conoscere il mondo. E di farlo prima ancora di scendere dal monte di Capriolo, dove vive la sua famiglia.
A dare alla luce la neonata è stata, nella notte tra sabato e domenica, Michela Benedetti, classe 1999, capriolese che vive in via Castello, nella zona alta del paese franciacortino, insieme col compagno Jurghen Xhuraj, libero professionista di due anni più grande. I due hanno già due figli: il primo, Thomas, di 7 anni, mentre la seconda, Sofia, ne ha 4.
A raccontare quanto accaduto, ancora in preda all’eccitazione del momento, è stato il padre, che si è detto «emozionatissimo», già orgoglioso della sua Greta che sin dai primi istanti di vita ha scritto una pagina entusiasmante della storia del paese. Del resto, nell’ultimo mezzo secolo sono stati ben pochi i bambini nati sul suolo di Capriolo. Per non parlare di quelli nati in ambulanza. La bimba è in salute e ora si trova con la madre all’ospedale Mellini di Chiari dove è stata portata dopo il parto.
«La gravidanza era a termine - racconta il padre - e Michela ha iniziato il travaglio pochi minuti dopo la mezzanotte; abbiamo subito chiamato il 112 capendo che era tutto molto veloce e i dolori forti - ha spiegato il papà -. Siamo scesi dal terzo piano, dove abitiamo e nel mentre è arrivata l’ambulanza e il personale medico. Dopo una manciata di minuti sono partiti. Io, in auto, li seguivo. Un centinaio di metri dopo, il mezzo però si è fermato in mezzo alla strada, non c’era tempo di arrivare in ospedale, Greta stava nascendo. È stata un’emozione straordinaria. Ringrazio tutti i soccorritori, sono stati splendidi».
Ad assistere Michela e Greta, insieme con il personale medico-infermieristico del Soccorso Avanzato di Palazzolo, c’erano anche gli operatori del Gruppo volontari ambulanza di Adro. Per i volontari è stata una grande gioia, un momento felice e inaspettato.
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