Pochi magistrati, carcere e Rems: l’allarme di Giovanna Di Rosa

Da un lato la «drammatica» carenza di magistrati. Quella altrettanto «drammatica» di personale amministrativo. La situazione «particolarmente difficile» degli uffici del Giudice di Pace. Il «gravissimo» sovraffollamento delle carceri. La «forte carenza» di personale medico e infermieristico nella Rems di Castiglione delle Stiviere. Ma anche la crescente preoccupazione per il disagio minorile ed i suoi effetti. Dall’altro la soddisfazione per la riduzione delle pendenze nel settore civile e nel settore penale, dei tempi medi di definizione dei processi penali e dei procedimenti civili di cognizione ordinaria, ma anche per l’ulteriore contrazione della prescrizione.
Il bilancio
Sono queste le voci che compongono il passivo e l’attivo del bilancio della giustizia bresciana illustrato ieri, per la sua prima volta, dalla presidente della Corte d’appello Giovanna Di Rosa in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. «Le numerose e continue novità legislative, sollecitate anche dalla Commissione europea per arginare i tempi del processo – ha detto Di Rosa – hanno dato frutti solo parziali e parzialmente positivi, perché è rimasto attuale il tema della consistente criticità delle risorse». Non basta mutare il rito, bisogna anche riempirlo di contenuti, di uomini e risorse.
Scopertura di magistrati
«Nel distretto – ha spiegato la presidente – vi è una scopertura di magistrati pari al 17,4% nel settore giudicante e del 9,87% in quello requirente. Una scopertura che sfiora il 74% se si pensa agli uffici del Giudice di Pace in cui su 69 unità ne sono presenti solo 18». Quanto al personale amministrativo la presidente ha sottolineato che non è coperto circa il 40% dei ruoli. «Mancano quasi tutti i dirigenti amministrativi degli uffici del distretto», a Brescia non c’è ne in Tribunale né in procura. «Il Ministero della Giustizia ha provveduto a nuove assunzioni, ponendo mano a un’azione da anni ingiustificatamente sospesa con l’effetto di un mancato e progressivo ringiovanimento e ricambio generazionale. Il “saldo” dell’operazione è tuttavia negativo – ha spiegato Di Rosa – a causa delle numerose rinunce alle chiamate ministeriali e dei contemporanei pensionamenti, trasferimenti, dimissioni». E la situazione ammonisce la presidente è destinata a peggiorare «considerato che il numero di unità di personale amministrative a tempo determinato è ben maggiore di quello del personale a tempo indeterminato».
Il Tribunale per i Minorenni
In questo quadro l’attività deve proseguire, dare risposte attuali, fronteggiare emergenze crescenti. Tra queste quelle che impegnano il Tribunale per i Minorenni. «Purtroppo dai dati dell’attività in ambito penale si è registrata la tendenza di crescita del ricorso al crimine e all’abuso di sostanze stupefacenti e di alcol. In assenza di controllo degli agìti la devianza è frutto di un vero e proprio stile di vita». A conferma della considerazione amara della presidente un dato eloquente: l’aumento delle misure cautelari a carico di minorenni in attesa di giudizio.
Sovraffollamento carcerario

Preoccupanti, e degni di attenzioni prioritarie anche il sovraffollamento carcerario «che a Brescia ha raggiunto punte del 220% e che si scontra anche con l’obsolescenza del Nerio Fischione. Questa situazione fa sì che non siano più rimandabili – ha detto Di Rosa – lavori significativi di ristrutturazione e il suo sfollamento, attraverso l’individuazione di una soluzione alternativa che consenta nel più breve tempo possibile la piena realizzazione degli obiettivi costituzionali di una pena anche concretamente utile».
Il Rems
Critica e non più tollerabile anche l’inadeguatezza della Rems di Castiglione delle Stiviere, dove sono ospitati 160 pazienti, un’esigua parte delle persone che dovrebbero esservi ricoverate per sentenza e «che, senza titolo, o sono in carcere o pericolosamente in libertà. Solo quattro dei 16 medici previsti sono operativi – ha spiegato Di Rosa – nonostante le esigenze di cura di chi vi è destinato».
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