I giudici di pace di Brescia devono gestire oltre 10mila casi all’anno

Con più cause di Bologna, la sezione bresciana soffre ritardi cronici e le cause si fissano nel 2026
La sede cittadina del giudice di pace © www.giornaledibrescia.it
La sede cittadina del giudice di pace © www.giornaledibrescia.it
AA

Il giro di boa è stato il primo marzo del 2023. Da quel giorno sull’ufficio del Giudice di Pace di Brescia sono piovuti migliaia di procedimenti in più. «Sono raddoppiati rispetto al passato», dicono da via Vittorio Emanuele II.

Il convitato di Pietra è la riforma Cartabia, che ha modificato l’articolo 7 del Codice civile: con il cambio di competenza, le liti su beni mobili fino a 10mila euro e le controversie sui risarcimenti danni per incidenti fino a 25mila euro sono finite direttamente sul tavolo dei Giudici di Pace. Un aumento di 5mila euro sui massimali che ha provocato un piccolo tsunami giudiziario capace di intasare le aule.

Nel 2024 i procedimenti gestiti dal Giudice di Pace di Brescia sono così arrivati al dato record di 10.437. «Un numero mai visto prima in decenni», dicono dagli uffici. Più di Bologna, che ha il doppio degli abitanti di Brescia.

In difficoltà

«Si tratta in gran parte di pene pecuniarie – spiega Elvira Castagnaro, direttrice degli uffici bresciani –. Da due anni ormai gestiamo un carico notevole, di fronte al quale andiamo in difficoltà. Con le risorse a disposizione dobbiamo fare un grande sforzo».

Perché a gestire quella montagna di carte, ricorsi e udienze è un organico ridotto: nel polo giudiziario di Brescia i Giudici di Pace operativi sono sette (di cui cinque a tempo pieno da pochi mesi) mentre vi è un solo funzionario titolare, «coadiuvato da quattro risorse applicate, ovvero spostate dal tribunale», aggiunge Castagnaro.

I faldoni negli uffici del giudice di pace © www.giornaledibrescia.it
I faldoni negli uffici del giudice di pace © www.giornaledibrescia.it

A certificare quella che è un’emergenza è anche la relazione presentata lo scorso 25 gennaio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello di Brescia. Negli uffici del distretto del Giudice di Pace (che comprende, oltre a Brescia, anche gli uffici di Chiari) «su 69 unità previste ne sono presenti 18, una scopertura del 74% cresciuta rispetto al già allarmante dato dello scorso anno del 68,1%», si legge nel documento. Troppo poco per scongiurare lunghissime attese per quei bresciani che devono risolvere controversie di lieve entità.

Al discorso inaugurale la presidente della Corte d’Appello di Brescia parlò di «gravissima carenza di organico» negli uffici del Giudice di Pace del distretto, dove l’incremento delle cause civili è stato del 28,8% e dove, a fronte di «un consistente aumento delle definizioni (29,84%)», la pendenza «è necessariamente cresciuta del 21,3%». E quest’anno non sta certo andando meglio: al 28 marzo i procedimenti erano già 2.461, in linea con i primi tre mesi del 2024. «I giudici stanno fissando udienze a dodici mesi. Una cosa mai vista prima», spiegano i funzionari bresciani.

Nuove norme

E il 2025 non era cominciato sotto i migliori auspici: dal 31 ottobre si temeva un nuovo aumento delle competenze, dagli attuali 10mila a 30mila euro per cause sui beni mobili e dagli attuali 25mila a 50mila euro per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione. Un’ennesima modifica che avrebbe rappresentato più di una tegola sulle teste dei magistrati onorari e che – dopo un incontro con il Consiglio Nazionale Forense – il Ministero della Giustizia ha deciso di far slittare al 30 giugno del 2026. Si tratta solo di tempo, però. Poi gli uffici di via Vittorio Emanuele II saranno destinatari di un ulteriore 15% di procedimenti e secondo le stime i giudici onorari bresciani dovranno gestire oltre 15mila cause.

«Già oggi ogni nostro Giudice di Pace deve gestire oltre mille decreti ingiuntivi a testa, dovendo lavorare anche il sabato e la domenica per non rallentare ulteriormente la macchina», spiega Elena Stefana, presidente della sezione Lavoro del Tribunale di Brescia e coordinatrice degli uffici del Giudice di Pace del distretto. Una situazione difficilmente sostenibile, specie se l’obiettivo ministeriale è quello di sviluppare la giustizia di prossimità. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.