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Ghedi, i «Diavoli Rossi» volano in supporto al Castello Alta Velocità

La Redazione Web
La struttura, situata sulla Rocca di Manerba del Garda, ha ricevuto il supporto del gruppo di volo
Uno scatto della raccolta fondi - Foto Falsetto
Uno scatto della raccolta fondi - Foto Falsetto
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Lunedi 14 luglio, i «Diavoli Rossi» hanno organizzato negli spazi dell’Aeroporto Militare «Luigi Olivari» di Ghedi la raccolta fondi per la ristrutturazione del casello alta velocità di Manerba del Garda, ufficialmente definito «Casello del reparto Alta velocità (Rav) 1928».

La storia

Il castello era originariamente della Regia Aeronautica e successivamente è passato di proprietà, bisognoso di interventi di conservazione e ristrutturazione. I primi lavori saranno possibili grazie all’intervento della cittadinanza e all’interessamento del Comune di Manerba del Garda e di privati, che hanno promosso la raccolta fondi. Il manufatto, ubicato presso la Rocca di Manerba, è stato utilizzato per misurare i tempi di percorrenza del Rav di Desenzano del Garda, degli «idrocorsa dei record».

Il castello

Il casello è tra i simboli che rievocano il record mondiale di velocità per idrovolanti con motore a pistoni, a tutt’oggi imbattuto, conseguito il 23 ottobre 1934 dal Maresciallo Francesco Agello del Rav di stanza a Desenzano del Garda, negli spazi dell’Idroscalo della Regia Aeronautica, oggi del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare, per aver raggiunto l’incredibile velocità media di 709,202 chilometri orari, ai comandi del Macchi–Castoldi MC.72.

Il Comandante del 6° Stormo, Col. Luca Giuseppe Vitaliti - Falsetto
Il Comandante del 6° Stormo, Col. Luca Giuseppe Vitaliti - Falsetto

Il casello, struttura visibile dal Vittoriale, è stato infatti utilizzato successivamente dal Reparto Alta Velocità della Regia Aeronautica come punto di osservazione e strumento per la misura della velocità degli idrocorsa durante test e competizioni di velocità. Proprio dal casello vennero rilevati i tempi dei quattro circuiti che fecero registrare la velocità massima di 711,462 chilometri orari e quella media di 709,202 chilometri orari, certificando una tra le imprese più gloriose dell’Aviazione italiana e della Regia Aeronautica.

L’importanza del record

Il Comandante del 6° Stormo, Col. Luca Giuseppe Vitaliti, ha sottolineato l’importanza della memoria del record, impresa che, considerando i grandi limiti della tecnologia disponibile al tempo, è stata possibile solo per l’eccezionale valore dei protagonisti che hanno saputo affrontare molteplici rischi. «È di fondamentale importanza ricordare e raccontare il significato ed i fattori che hanno reso possibile il conseguimento di un record oggi ancora imbattuto, della formula per poter affrontare con successo qualsiasi sfida e per poter guardare con fiducia il presente ed il futuro».

Il film

In occasione dell’incontro è stato proiettato il docufilm «Ali sull’acqua. La storia di un record» – diretto da Gabriele Donati, patrocinato dall’Aeronautica Militare. Il documentario, recentemente presentato al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, rivive la storia del record attingendo a fonti storiche, archivi inediti e testimonianze. Il film racconta un’avventura di innovazione e audacia, che vede protagonisti gli uomini del reparto Alta velocità della Regia Aeronautica e che segna una pietra miliare nella storia dell’aviazione italiana.

La foto del record
La foto del record

 Alla serata organizzata presso il 6° Stormo hanno partecipato anche il produttore del docufilm, Stefano Mattinzoli, e il musicista e compositore Riccardo Enrico Anelli con la sua band, artefice della colonna sonora.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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