Ghedi, da agosto si viaggia verso Borgosatollo con limitazioni

Iniziati dopo tanti anni di attesa, i lavori sulla strada Ghedi-Borgosatollo sono quasi finiti: rimane un ultimo tratto da asfaltare, ma è questione di giorni. Tant’è vero che, a inizio mese, sfidando la sorte e una mala consuetudine alla quale i cittadini s’erano oramai assuefatti (trent’anni di promesse poi rinnegate), l’assessore alla Viabilità e ai Lavori pubblici di Ghedi Martino Pasini aveva assicurato: «Asfaltatura da metà luglio, strada riaperta ad agosto».
L’assessore
Forse per non contraddire la succitata consuetudine, l’impegno preso verrà rispettato, ma solo in parte: ai primi di agosto i lavori saranno finiti, ma non del tutto; la strada sarà riaperta, ma «sub iudice»; il traffico potrà riprendere solo a velocità limitata, perché fino a settembre quegli sventurati chilometri continueranno ad essere considerati un cantiere aperto e dunque necessitano di limitazioni. Saltiamo la più volte descritta e tormentata storia di quest’opera per partire dalle parole dell’assessore, a cui va il merito, da quando è in carica, di aver fatto il diavolo a quattro per chiudere un dossier aperto da troppi anni. Pasini, che era in buona fede perché si basava sui report di tecnici e operai, non aveva fatto i conti però con i problemi che possono nascere quando si tratta di lavori pubblici. L’asfaltatura sarà pronta nei tempi previsti, ma non ci sarà il collaudo, rimandato più avanti.

Il collaudo
Insomma: anche se finita, ai primi di agosto la strada non sarà ufficialmente percorribile, perché sprovvista di collaudo. Che è una formalità, quindi arriverà senza problemi. Però, per concederlo l’ingegnere delegato al rilascio pretende che tutto sia a posto, compreso il guard rail, che ancora non c’è. Siccome la ditta incaricata di metterlo ha chiesto una proroga, a meno di un miracolo prima di settembre del collaudo non se ne parla neanche.
La «zona cantiere»
Dopo essersi messi le mani nei capelli, coscienti che la sistemazione di questa strada stava diventando una storia infinita e insopportabile, Pasini e i tecnici hanno tirato fuori dal cilindro una soluzione tampone, capace di salvare capra e cavoli e dare un po’ do respiro: la strada verrà aperta, ma fino a settembre resterà «zona cantiere», quindi percorribile, ma a velocità ridotta, con prudenza e attenzione.
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