CronacaGarda

Senza pienone e senza crollo sul Garda la stagione ha tenuto

Operatori e associazioni parlano di un’estate stabile: meno turisti tedeschi ma più arrivi da altri Paesi europei, con presenze complessive in linea col 2024
Turisti, numeri in linea con lo scorso anno
Turisti, numeri in linea con lo scorso anno
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Overturism o annata da dimenticare? Invasione di vacanzieri o località deserte? Tra sensazionalismi e pressapochismo se ne sono sentite di tutti i colori sulla stagione turistica che volge al termine. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Non c’è stato un boom, ma neppure un crollo. I conti si faranno tra un paio di mesi, ma a fine agosto gli operatori sono concordi nell’affermare che i numeri saranno più o meno in linea con quelli dello scorso anno, con alcuni mercati turistici che segnano una flessione ed altri che crescono e vanno a compensare le perdite.

Una stagione senza boom né crolli

Se la previsione sarà confermata, si potranno dunque replicare gli 8 milioni di presenze registrati sul Garda bresciano nel 2024 (pari a oltre il 72% del totale provinciale). «Presenze in linea con l’anno scorso, servirà la fine della stagione per tirare le somme», conferma il presidente di Federalberghi Brescia, Alessandro Fantini, che parla di «una stagione estiva tutto sommato positiva nonostante alcune difficoltà determinate dal meteo e dalla situazione congiunturale generale».

Il maltempo di inizio stagione e la Pasqua alta hanno inciso sull’avvio, ma poi il settore è tornato a macinare i soliti numeri. Anche le preoccupazioni vissute nel corso della stagione per le scarse prenotazioni sono state di volta in volta spazzate via dagli arrivi dell’ultimo minuto.

Calo dei tedeschi, crescono altri mercati

Ne è convinta anche la presidente del Consorzio Garda Lombardia, Stefania Lorenzoni: «I dati di metà stagione servono a leggere le tendenze, ma il vero bilancio si farà a fine estate».

Un dato su cui il Garda sarà chiamato ad una riflessione è il calo dei turisti tedeschi, che per il lago sono sempre stati la clientela di riferimento. Ma la diminuzione di arrivi dalla Germania è stata compensata con l’aumento di inglesi, francesi e turisti del nord e dell’est Europa. Il turismo del Garda e dell’intera provincia di Brescia conferma insomma la sua propensione internazionale (nel 2024 il 72% delle presenze è stato di turisti stranieri, a fronte del 64,8% registrato complessivamente in Lombardia).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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