Furti ai distributori: «Abbiamo le riprese ma autorità immobili»

La società Ovdamatic lancia l’allarme: in un mese più di 50 episodi, i luoghi più critici sono università, ospedali e scuole
Un distributore automatico - © www.giornaledibrescia.it
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Qualcuno, prendendo in prestito il titolo di un celebre romanzo di Andrea Camilleri, potrebbe ironicamente chiamarli ladri di merendine. Ma la situazione, stando a quanto denunciato, è decisamente più seria e per chi ogni giorno si ritrova a contare i danni, andrebbe gestita da chi di dovere in un altro modo. «Cosa deve ancora accadere perché questa situazione venga affrontata e risolta?».

È la domanda che si è posta la Ovdamatic Spa, società che si occupa dell’installazione e della gestione dei distributori automatici, a seguito dei numerosi furti o scassinamenti avvenuti nell’ultimo periodo.

«Da oltre un mese la nostra azienda è costretta a subire ripetuti episodi di furti e danneggiamenti, sono più di 50 – si legge nella nota della società –. Le situazioni più critiche si registrano nelle sedi universitarie, negli ospedali e negli istituti scolastici, dove questi atti vandalici si susseguono senza tregua».

Le stesse scuole, soprattutto gli istituti d’istruzione superiore, che si trovano a gestire anche altri furti. La Provincia di Brescia di recente ha evidenziato che tra le spese che deve tenere in conto vi sono anche quelle dovute ai numerosi furti. «Decine di casi ogni fine settimana», al pari dei giorni di vacanza, estivi o invernali.

Cosa accade

In questi casi malviventi ben organizzati che fanno scattare l’allarme in un istituto per poi spostarsi e fare razzie in un’altra scuola. Ladri che spaccano infissi e porte a vetri per danneggiamenti che costano in riparazioni, oltre al valore dei beni asportati: dal materiale informatico come pc e tablet a mixer audio o televisori.

Per quanto concerne i furti alle macchinette la stessa società fa sapere che la preoccupazione maggiore «riguarda soprattutto la sicurezza delle persone che vivono e lavoravano in questi spazi. Gli scassinamenti sono avvenuti e avvengono anche in pieno giorno, con strumenti atti a offendere».

Dalla denuncia allo sconcerto. Sì, perché i responsabili dell’azienda fanno sapere che gli episodi sono stati sempre segnalati e denunciati alle autorità competenti. «Non solo, esistono riprese video che mostrano con chiarezza chi compie certe azioni. Non possiamo nascondere la nostra perplessità di fronte all’immobilità delle istituzioni locali, che finora non hanno adottato provvedimenti concreti per ristabilire sicurezza e legalità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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