Legambiente: «I fuochi d’artificio inquinano, ascoltiamo la natura»
Capodanno, tempo di parlare di fuochi d’artificio. Non solo in relazione alle notizie dei sequestri dei botti illegali: il discorso sulla sicurezza e sulla sostenibilità è d’obbligo.
Sostenibilità
Per Legambiente i botti e i fuochi artificiali costituiscono una minaccia per l’ambiente, oltre a essere inaccettabili sul piano etico. I fuochi artificiali inquinano rilasciando grandi quantità di polveri sottili, monossido di carbonio, anidride solforosa e metalli tossici, con picchi paragonabili a quelli del traffico veicolare ma che possono anche superare di molto i limiti di legge.
Oltre a lasciare rifiuti in piazze e strade. I residui di metalli pesanti e composti chimici (clorati e perclorati) si depositano sui suoli e nelle falde acquifere. Da qui l’appello: «Il migliore augurio che dovremmo farci è quello di un ambiente da poter ascoltare in pace, festeggiando l’arrivo del nuovo anno in sicurezza e pensando agli altri esseri viventi».
Sicurezza e regole
Ci sono poi gli incidenti che ogni anno riempiono puntualmente le pagine dei giornali dei primi giorni dell’anno. Il piano di sicurezza – con l’intensificazione dei controlli da parte delle autorità – è stato promosso anche dalla Prefettura nell’ambito degli ordinari Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le norme sull’uso dei botti in Italia si basano su acquisto legale (marchio CE), utilizzo in aree private e sicure, lontano da persone, animali, luoghi sensibili (ospedali, case di riposo) e rispettando i divieti comunali. È dunque fondamentale consultare le ordinanze del proprio Comune, poiché queste sono variabili in base al territorio.
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