Cronaca

Il fiume Mella è in sicurezza: ecco le paratoie antiesondazione

Digitalizzate e alimentate dal fotovoltaico, servono anche per gestire grandi flussi
Le nuove paratoie (a sinistra) hanno sostituito quelle che vecchie © www.giornaledibrescia.it
Le nuove paratoie (a sinistra) hanno sostituito quelle che vecchie © www.giornaledibrescia.it
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Tra gli effetti più evidenti dei cambiamenti climatici ci sono le intense precipitazioni e i forti temporali che ormai con cadenza matematica seguono i lunghi periodi di siccità e gran caldo.

Fenomeni che hanno un impatto importante sulla tenuta dei sistemi idraulici e del reticolo idrico di città e campagne, con conseguenti tracimazioni di vasi e fiumi e allagamenti di sottopassi e cantine. Gestire in maniera tempestiva enormi volumi d’acqua è il primo obiettivo che si è posto il Consorzio di bonifica Oglio-Mella che nel corso degli ultimi mesi ha sostituito tutte le paratoie sull’asta del fiume Mella, da Villa Carcina, passando per Concesio e Collebeato, fino alla zona sud di Brescia: la Serioletta di Carcina, il Fiume Celato, le rogge Massarola e Cobiada, fino alla presa del Vaso Fossetta e Canalone e i partitori del Fiume Grande e del Vaso Garzetta delle Fornaci.

Il progetto

«Questa è un’innovazione che si è resa necessaria per rendere migliore la gestione degli eventi meteorici e dell’irrigazione – afferma Marco Bessi, direttore operativo Consorzio Bonifica Oglio Mella –. Tutta la città è inserita da Regione Lombardia in quello che è chiamato il Nodo idraulico di Brescia perché soggetta a fenomeni importanti. Il fatto di essere in una zona pedemontana, ai piedi della collina, comporta di dover gestire tutti gli apporti collinari in maniera tempestiva. Il problema degli ultimi anni è che arrivano eventi sempre più violenti in tempi ridotti e c’è bisogno di un’efficienza immediata da parte del consorzio».

In tutto sono quattordici i manufatti idraulici sostituiti con paratoie automatizzate (realizzate da Rubicon, un’impresa australiana che si occupa di soluzioni innovative per l’irrigazione), alimentate con pannelli fotovoltaici, e gestite da un sistema di telecontrollo direttamente dagli uffici del Consorzio e da applicazioni sul cellulare. «L’innovazione e lo sviluppo tecnologico sono elementi fondamentali su cui il Consorzio intende continuare ad investire», ha detto a questo proposito il presidente Renato Facchetti.

Irrigazione e telecontrollo

Il sistema può essere gestito anche tramite una app © www.giornaledibrescia.it
Il sistema può essere gestito anche tramite una app © www.giornaledibrescia.it

Oltre alla sicurezza idraulica, di cui beneficiano i cittadini e le attività produttive lungo l’asta del fiume Mella, le opere, interamente finanziate dalla Regione con 450mila euro, rappresentano un importante strumento per l’irrigazione delle aree agricole a sud del capoluogo, circa 700 ettari che compongono l’agricoltura periurbana e cittadina. «Come consorzio non ci fermiamo – continua Bessi –. Abbiamo in cantiere di introdurre questo sistema in tutta la parte del comprensorio, circa 100mila ettari dal fiume Oglio al fiume Mella, per rendere immediata la gestione di eventi meteorici improvvisi».

Il telecontrollo delle manovre idrauliche avviene grazie all’applicazione Rubicon per smartphone e pc in dotazione al personale consortile. Tutte le informazioni (dati idrometrici e analisi) vengono quindi archiviati nel sistema informatico consortile che permette di avere in tempo reale il quadro completo di tutti i punti nevralgici della rete consortile.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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