Montichiari, 200 studenti in fiera per l’hackathon sulla sostenibilità

Giulia Bonardi
L’hackathon internazionale prevedeva un lavoro di squadra, l’utilizzo dell’Ai e, infine, l’esposizione del progetto per migliorare il territorio
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Un hackaton internazionale sulla sostenibilità a Montichiari
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Il Centro fiera di Montichiari ha accolto un hackathon interistituzionale e internazionale che ha avuto come concorrenti circa 200 studenti e la partecipazione, in diretta, dei giovani di altre nazioni: la missione è stata coprogettare in gruppi di lavoro soluzioni di sostenibilità per migliorare il territorio, avvalendosi del supporto dell’Intelligenza artificiale.

La sfida

A lanciare la sfida come organizzatori dell’evento sono stati Iaia Italia e Unicef in vista della Conferenza mondiale sulla valutazione di impatto Iaia in programma dall’1 al 4 maggio a Bologna, focalizzata proprio su AI e sostenibilità.

«I progetti dovevano essere valutati secondo indicatori quali l’innovazione, la fattibilità, il grado di approfondimento, la pertinenza e il livello di coinvolgimento della comunità – ci spiega Claudia Covri, dirigente scolastica dell’Istituto Don Milani di Montichiari che considera il lavoro per competenze la chiave di volta di una didattica attuale –. I ragazzi sono stati abilissimi nel lavoro di squadra, nella lettura di dati tecnici, nell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, nell’analisi di problemi e nell’esposizione in pubblico dei loro progetti. Per loro un’esperienza formativa».

Squadre

Gli studenti italiani, provenienti da varie scuole, non solo bresciane, tra cui il Don Milani di Montichiari e il Capirola di Leno, hanno lavorato in squadre, comportandosi, di fatto, come amministratori locali e progettisti alle prese con la sfida della sostenibilità ambientale, ma anche sociale, ai tempi dell’Intelligenza artificiale.

Non sogni, ma progetti, avvalorati da dati, valutazioni e con l’obiettivo della fattibilità: questo veniva loro chiesto nella due giorni che si è svolta mercoledì e giovedì.

I progetti

Ebbene, per fare qualche esempio legato al nostro territorio, i ragazzi, i quali dovevano misurarsi con situazioni specifiche che gli sono state avanzate, hanno proposto di trasformare un’ex azienda di Calcinato in una struttura dove convivano appartamenti per anziani, ma anche spazi per i giovani, così da costruire un dialogo intergenerazionale arricchente; poi hanno progettato interventi dedicati alla frazione Porzano di Leno, avendo come obiettivo il miglioramento generale della qualità di vita; inoltre hanno anche analizzato punti di forza e sostenibilità di un parco acquatico monteclarense, proponendo piantumazioni, pannelli solari e molto altro. I dati reali li hanno ricavati con strumenti di Intelligenza artificiale, come la piattaforma Q-cumber. Infine hanno presentato i progetti a dirigenti scolastici, ma anche a sindaci e amministratori pubblici.

«La platea di amministratori, dirigenti, tutor e giovani ha deciso che tutti erano vincitori» ha concluso Covri.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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