Allarme bomba al cantiere Tav, ma è solo un blocco di metallo

Alice Scalfi
È successo questa mattina a Calcinato: gli operai scavando hanno rinvenuto un oggetto sospetto. Era un contrappeso, residuo di un vecchio impianto meccanico
Il contrappeso rinvenuto nello scavo a Calcinato - © www.giornaledibrescia.it
Il contrappeso rinvenuto nello scavo a Calcinato - © www.giornaledibrescia.it
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Sembrava una bomba d’aereo. E per qualche ora l’ipotesi non è sembrata affatto remota, tanto da far scattare la macchina dei soccorsi e l’intervento degli artificieri dell’Esercito. È successo questa mattina a Calcinato, in via Zemogna, nei pressi del palazzetto dello sport e del cimitero, a pochi passi dal nuovo cavalcavia di via Stazione: una zona dove i lavori legati alla Tav sono nel vivo, tra scavi e movimentazioni continue.

Un oggetto metallico sospetto

A dare l’allarme sono stati gli operai impegnati nel cantiere, dopo aver rinvenuto un oggetto metallico sospetto durante le operazioni di scavo. La forma, massiccia, ha fatto pensare subito a un ordigno bellico. I lavoratori hanno avvisato i carabinieri, e nel giro di poco è partita la segnalazione alla Prefettura.

A quel punto sono stati attivati gli specialisti del 10º reggimento genio guastatori di Cremona, giunti sul posto per il sopralluogo tecnico nel primo pomeriggio. In contemporanea, il soccorso pubblico di Calcinato e un’auto medica hanno garantito la necessaria assistenza sanitaria, come previsto dai protocolli di sicurezza in questi casi.

Falso allarme

Il contrappeso di metallo - © www.giornaledibrescia.it
Il contrappeso di metallo - © www.giornaledibrescia.it

L’oggetto in questione è stato esaminato con attenzione. Alla fine, la diagnosi è stata decisamente meno drammatica: nessuna bomba. Il manufatto emerso dal terreno era un contrappeso, una massa mobile che veniva usata anni fa per equilibrare un carico. La sua forma, parizialmente cilindrica, ricordava effettivamente quella di una bomba d’aereo. Ovviamente si tratta di un residuo di un vecchio impianto meccanico.

Un falso allarme, insomma. Ma che, se confermato, avrebbe potuto comportare conseguenze non da poco: l’evacuazione di una zona densamente abitata durante le operazioni di messa in sicurezza e l’interruzione dei lavori in un cantiere strategico. A pochi giorni dal Natale, non proprio lo scenario ideale. Tutto evitato. E tutto sommato, anche senza pacchetti da scartare, è stato comunque un bel regalo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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