Esplosione a Verona, venerdì a Padova i funerali dei tre carabinieri morti
Si celebreranno dopodomani, venerdì 17 ottobre, alle 15 nella chiesa di Santa Giustina (loc. Prato della Valle) a Padova i funerali dei tre carabinieri deceduti nell'esplosione di Castel D'Azzano, il brigadiere capo qualifica scelta Valerio Daprà, 56 anni, il carabiniere scelto Davide Bernardello, 36 anni, e il luogotenente Marco Piffari, 56 anni. La camera ardente sarò allestita nella Legione dei Carabinieri di Padova e le visite saranno aperte giovedì 16 dalle 18 alle 24 e venerdì 17 dalle 7 alle 14.
L'autopsia, il cui incarico verrà conferito nel pomeriggio dal Procuratore Raffaele Tito, è prevista per domani, quindi le salme dei militari saranno messe a disposizione per le esequie, che verranno celebrate nella Basilica di Santa Giustina, in Prato della Valle, con camera ardente al comando della Legione Veneto dei Carabinieri.
I tre fratelli accusati di strage

Viene ipotizzato il reato di strage da parte del Procuratore della repubblica di Verona, Raffaele Tito, nei confronti dei tre fratelli Ramponi, responsabili dell'esplosione. Nel pomeriggio si terrà l'interrogatorio di garanzia di Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi davanti al Gip. Sempre nel pomeriggio la Procura conferirà l'autopsia sulle vittime, che verrà svolta domani; in seguito potrà venire dato il nulla osta allo svolgimento dei funerali.
Oltre alla strage, vengono ipotizzati altri reati accessori quali la detenzione di esplosivo, il crollo e le lesioni gravissime, ai danni dei 25 feriti tra militari, poliziotti e vigili del fuoco. Tito ha inoltre disposto accertamenti sulle vicende giudiziarie della famiglia Ramponi, e la sussistenza di eventuali accertamenti di carattere sanitario avvenuti in passato.
I feriti
Intanto la prognosi resta riservata per i tre ricoverati all’ospedale di Borgo Trento. Si tratta di due militari dell'Arma dei Carabinieri e di Maria Luisa Ramponi, la donna che avrebbe acceso l'innesco – probabilmente una molotov – da cui è partita l'esplosione. Ramponi, ricoverata in Terapia intensiva generale, è il paziente più grave dei tre, resta intubata e si prosegue nel supporto farmacologico e respiratorio. Per quanto riguarda i due Carabinieri, uno è ricoverato in Terapia intensiva Cardio toraco vascolare. L'altro si trova al Centro grandi ustionati. Dopo la notte si evidenzia una minore intensità di pericolo per il paziente ustionato, anche per il carabiniere in Terapia intensiva c'è un progressivo miglioramento ma rimane intubato.
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