Cronaca

Esplosione a Verona: «Valerio per la divisa avrebbe fatto di tutto»

Alessandra Portesani
Il ricordo del fratello del carabiniere Daprà, morto nello scoppio del casolare a Castel d’Azzano
Valerio Daprà e Davide Bernardello - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Valerio Daprà e Davide Bernardello - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Una vita nell’Arma, nel segno di una dedizione assoluta. Valerio Daprà poteva già essere in pensione, ma aveva scelto di restare, di continuare a vestire quella divisa che portava ogni giorno con orgoglio. E per la quale, ieri, in una maledetta mattina a Castel d’Azzano, ha dato la vita.

È stata una carriera esemplare quella di Daprà, saldamente intrecciata con i carabinieri. Il fratello Lauro, anche lui carabiniere fino a tre anni fa e che oggi vive a Manerbio con la famiglia, lo ricorda con grande commozione. Valerio era originario di Brescia, ma da anni viveva nel Veneto, dove la famiglia si era trasferita quando lui era ancora bambino. Era la primavera del 1988 quando Daprà si arruolò nell’Arma dei Carabinieri. Prima la formazione come allievo in Sardegna, poi la prima destinazione operativa: lo storico 1º Battaglione Carabinieri Paracadutisti «Tuscania» di Livorno (oggi reggimento).

Dopo un periodo presso il Comando Provinciale di Ancona, Daprà venne trasferito a Roma, presso il Gruppo Sportivo, dimostrando versatilità e spirito di corpo. Successivamente il suo cammino lo portò a Padova, dove fu tra i primi a entrare a far parte del neonato nucleo delle API (Aliquote di Primo Intervento), unità specializzata nella risposta rapida a situazioni ad alto rischio.

  • L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano
    L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano
    L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano
    L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano
    L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano
    L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano
    L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano
    L'esplosione nel casolare di Castel D’Azzano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Nel corso della sua lunga carriera, anche numerose missioni all’estero: Libano, Kosovo, Somalia e anche Iraq. «Poteva già andare in pensione, ma non lo ha fatto – racconta il fratello –. L’amore per l’Arma e per il dovere era troppo forte. Voleva restare in servizio fino ai 60 anni: in lui responsabilità e senso appartenenza erano fortissimi».

Valerio, lascia il figlio Christian di 26 anni, che vive nel Lazio, la compagna Sandra, i genitori, i fratelli e tanti colleghi che lo ricordano con rispetto e commozione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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