Esce di strada con la moto a Comezzano: Matilda muore a 18 anni a pochi metri da casa
La strada è sbarrata da entrambe le parti. Le fiaccole bruciano a terra e illuminano il nastro bianco e rosso steso tra i cartelli che misurano la provinciale. Poco più indietro i lampeggianti blu rischiarano la prima sera della Bassa. Attorno i campi e il silenzio. Gli uomini in divisa prendono misure e compilano verbali. A qualche chilometro di distanza partono i fuochi d’artificio. C’è una festa che riempie il cielo del sabato di primavera. Nessuno ancora sa della tragedia che si è appena consumata sul nastro d’asfalto che collega Cossirano a Comezzano.
Matilda Agnesi, 18 anni appena compiuti, a fine aprile, che viveva a Trenzano, è morta ieri sera poco dopo le 20 uscendo di strada con la sua moto, una Benelli 125 che aveva da poco, sulla Sp 20.
Ancora non è stato possibile stabilire con certezza cosa abbia provocato l’incidente. Per fare chiarezza sull’accaduto sono al lavoro gli agenti della Polizia Stradale di Brescia.
L’incidente
Dalle prime informazioni disponibili pare che la ragazza viaggiasse in sella alla sua moto da Comezzano verso Trenzano, verso casa. Erano da poco passate le 20 quando la giovanissima, in un tratto di strada in aperta campagna, ha affrontato una leggera curva a destra. Non è chiaro cosa sia successo in quel momento, perché abbia perso il controllo della moto. Purtroppo non è più stata in grado di gestirla ed è finita nel campo.
A quell’ora c’era ancora chiaro, la strada era trafficata. Una coppia viaggiava nella stessa direzione, seguiva la moto in lontananza e poi non l’ha più vista. I coniugi hanno capito che era successo qualcosa: hanno fermato l’auto e sono scesi, hanno visto la moto nel campo e la ragazza esanime e hanno lanciato l’allarme. La macchina dell’emergenza si è messa in moto, Vigili del fuoco e soccorso sanitario hanno tentato tutto il possibile, è stato fatto alzare in volo anche l’elisoccorso ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. La ragazza non ha mai ripreso conoscenza e dopo un’ora di disperati tentativi ne è stato dichiarato il decesso.
Il cordoglio
Gli amici e i familiari di Matilda sono arrivati poco dopo e si sono raccolti a pochi metri dal corpo coperto da un telo termico. «Quella moto era un regalo, è stato un incidente inspiegabile» racconta uno degli amici con gli occhi lucidi di lacrime.
Mentre gli agenti compilano i verbali e prendono misure di quel tratto d’asfalto resta senza risposta la domanda che ciascuno pone. Perché? Per la famiglia, per gli amici, per i ragazzi di Trenzano impossibile per ora trovare una accettabile spiegazione. Un destino cinico ha strappato alla vita una ragazza in una serata di primavera, mentre guidava la moto che aveva avuto in regalo.
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