Ecmo, cuori e polmoni artificiali che salvano vite ai Civili di Brescia
In Italia non sono ancora molto diffuse, ma il reparto di Anestesia e Rianimazione cardiochirurgica degli Spedali Civili ne possiede cinque, delle quali una sempre pronta all’uso. Si chiamano «Ecmo» e sono le macchine extracorporee che sostituiscono le funzioni di cuore e/o polmoni nei pazienti che hanno subìto un danno grave, ma potenzialmente reversibile.
«Tengono in vita i pazienti in condizioni estreme come gravissime insufficienze cardiocircolatorie o respiratorie», spiega il primario Sergio Cattaneo affiancato dal professor Stefano Benussi, direttore dell’Unità complessa di Cardiochirurgia. Nel pre-Covid venivano utilizzate una decina di volte all’anno, adesso – grazie al potenziamento delle competenze del reparto – ben 70-75. Rappresentano un salva-vita per i bresciani, ma anche per pazienti (dai 15 ai 70 anni circa) di Cremona e Mantova: il personale dei Civili è in grado di raggiungerli nell’ospedale in cui si trovano, collegarli a questo macchinario e trasportarli in sicurezza a Brescia.
Davide Galli di Saronno racconta volentieri la propria esperienza: «Sono stato un anno e mezzo tra Terapia intensiva e Cardiochirurgia al Papa Giovanni XXIII di Bergamo e, nell’attesa di un cuore nuovo, l’Ecmo mi ha tenuto in vita dieci giorni». La sua riconoscenza nei confronti di chi l’ha salvato l’ha portato, insieme ad altri ex pazienti dell’ospedale di Bergamo in cui il dottor Catteneo lavorava prima di arrivare a Brescia, a fondare l’associazione «Ecmo per la vita - Onlus» presieduta da Oscar Pedretti e attiva da sei mesi anche ai Civili (nella nostra provincia il referente è Alessandro Marinoni).
Più comfort
L’occasione per parlarne si è presentata mercoledì mattina in occasione dell’inaugurazione della sala d’attesa del reparto di reparto di Anestesia e Rianimazione cardiochirurgica ristrutturata dall’associazione. Comodi divanetti, carta da parati che richiama la natura e colorate mongolfiere rendono accogliente e caloroso l’ambiente privo di finestre. Un angolo con giochi e libri è dedicato ai bambini.

«Noi siamo stati fortunati – è il commento del presidente – e vogliamo essere utili agli altri». Questo, per «Ecmo per la vita - Onlus» significa rispondere alle esigenze dei reparti, ma anche offrire la propria testimonianza a pazienti e familiari così da dare loro speranza. Al sodalizio è andato il «grazie» del direttore generale dell’Asst Luigi Cajazzo: «Accanto ai giganti della medicina ci sono i giganti del cuore. E questa è l’ennesima testimonianza che in questo territorio ci sono tante persone di cuore che sanno dimostrare vicinanza a pazienti e reparti. I Civili, in tal senso, hanno la fortuna di poter contare su 130 associazioni che propongono progetti e iniziative».
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