È morto Totò Schillaci, bomber di Italia 90
Quattro squadre di club e la Nazionale per una carriera condita da oltre 500 gare e circa 200 gol. Salvatore Schillaci, detto Totò, nasce a Palermo il 1° dicembre 1964. Approda nel calcio professionistico nel 1982 indossando la maglia del Messina. Con i peloritani rimane 7 anni tra C2 (promozione), C1 (tre stagioni) e poi serie B (tre stagioni) totalizzando 256 presenze impreziosite da 77 gol.
Quindi il passaggio alla Juventus di Boniperti: tre stagioni in bianconero per 36 gol in 132 gare tra campionato e coppe con la vittoria di Coppa Uefa e Coppa Italia. Quindi il passaggio all'Inter, dove rimane due stagioni con 12 gol complessivi. Nel 1994 il trasferimento in Giappone, allo Jubilo Iwata, dove in quattro stagioni colleziona 93 presenze segnando 65 reti e vincendo un titolo nazionale.
In Nazionale gioca un'amichevole prima dell'inizio dei Mondiali del '90, nei quali diventa l'eroe delle notti magiche con i suoi 6 gol che gli valgono il titolo di capocannoniere. In azzurro, un totale di 16 gare con 7 gol.
Il cordoglio di Roberto Baggio
«Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi. Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di Italia 90 vissute insieme. Fratelli d'Italia per sempre». Con questo post su Instagram e una foto che li ritrae insieme mentre abbracciati festeggiano un gol della Nazionale, l’ex giocatore del Brescia Roberto Baggio ricorda Salvatore Schillaci, suo ex compagno di squadra alla Juve e in Nazionale.
L’addio della Juventus
«Ci ha lasciati oggi Salvatore Schillaci; presto, troppo presto, a 59 anni». Lo scrive la Juventus sul proprio sito internet, poco dopo la morte dell'ex attaccante siciliano che ha vestito la maglia bianconera nei suoi anni migliori.
«Ci innamorammo da subito di Totò – continua il club bianconero –. Della sua voglia, della sua storia, del suo essere appassionato, e si vedeva in ogni partita che giocava. Noi della Juve abbiamo avuto la fortuna di entusiasmarci per lui prima che, in quell'incredibile estate del 1990, lo facesse l'Italia intera, ammaliata da quelle sue esultanze così meravigliosamente energiche. Perché Totò alla Juve arrivò nell'89, e in quella stagione segnò 15 gol in campionato, 4 in Coppa Uefa e 2 in Coppa Italia. Numeri che, appunto, gli valsero la maglia azzurra nel Mondiale italiano, che – anche grazie a lui – divenne quello che tutti ricordiamo come il mese delle "Notti Magiche". Capocannoniere della competizione e, con la Nazionale, terzo, per un immenso sogno collettivo fermato solo da quei calci di rigore di Napoli. La sua storia bianconera andò avanti altri 2 anni, fino al 1992, per 132 presenze e 36 gol. E trentasei di quelle magnifiche esultanze che adesso riguardiamo con il groppo in gola. Ciao, Totò. Grazie».
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