È morto nella notte il prof. Gastaldi: aveva 101 anni

La Redazione Web
Lo storico ginecologo fu uno dei fondatori dell’Università degli Studi di Brescia. Mercoledì i funerali
Attilio Gastaldi, ginecologo, è stato tra i fondatori dell'UniBs - © www.giornaledibrescia.it
Attilio Gastaldi, ginecologo, è stato tra i fondatori dell'UniBs - © www.giornaledibrescia.it
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È morto nella notte, nella propria abitazione, il prof. Attilio Gastaldi, ginecologo e tra i fondatori dell’Università degli Studi di Brescia. A maggio aveva compiuto 101 anni

Originario di Torino e arrivato a Brescia nel 1964 è stato uno dei più luminosi riferimenti nel campo ostetrico-ginecologico. Dopo le esperienze al San Matteo di Pavia, in Sardegna e alla Mangiagalli di Milano, all’età di quarant’anni Gastaldi iniziò a guidare il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Civile, come direttore della Scuola autonoma di Ostetricia dell’Università di Milano attivata localmente nel ’55 sotto la guida del prof. Gaetano Dossena.

Nel ’71, grazie all’Ente universitario della Lombardia Orientale, tenne i primi corsi di Ostetricia e Ginecologia a Brescia dell’Università di Milano. Pochi anni più tardi (era il 14 agosto 1982), il ginecologo contribuì a istituire l’UniBs e per un anno assunse l’incarico di presidente del Comitato tecnico amministrativo dell’ateneo.

Profondo appassionato della propria materia, della ricerca e dello studio è stato una guida lungimirante per generazioni di studenti e collaboratori. Segnò con le sue scelte e il suo atteggiamento la storia dell’Ostetricia e della Ginecologia. Quando andò in pensione venne definito «il papà di 120mila bambini». 

I funerali saranno celebrati mercoledì alle 10.30 nella chiesa del Buon Pastore in viale Venezia. 

Il cordoglio della sindaca

«Con dispiacere dichiara la sindaca Laura Castelletti -, ho appreso la notizia della morte del professor Gastaldi, un uomo che con il suo operato pionieristico nell’ambito della Ginecologia e Ostetricia ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo di questa disciplina nella nostra città. Era un medico molto stimato, che ha dedicato la propria vita professionale alla cura e all’assistenza di migliaia di donne, mettendo sempre al centro la competenza, l’umanità e l’ascolto. Tra i promotori della nascita dell’Università degli Studi di Brescia, ha contribuito a formare intere generazioni di studenti e studentesse, molti dei quali oggi portano avanti il suo insegnamento».

E continua: »Il sapere e la passione che ha trasmesso in tanti anni di attività resteranno un patrimonio vivo e prezioso per la nostra comunità scientifica. È anche grazie al suo contributo se oggi Brescia può contare su una scuola medica d’eccellenza». L’Amministrazione comunale si unisce con affetto al dolore dei familiari, degli amici e dei colleghi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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