Dsa, a Brescia lo spettacolo teatrale sulla dislessia

«Non è una malattia, ma una caratteristica. La dislessia non si vede a occhio nudo, ma è reale e quotidiana nella vita di milioni di persone». Con questa premessa e con la volontà di «rendere visibile ciò che spesso resta invisibile» e «raccontare che dietro le difficoltà ci sono anche risorse, talenti e punti di forza» l’Associazione italiana dislessia (Aid) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione in occasione della Settimana nazionale della dislessia (6 al 12 ottobre).
Appuntamento
Il simbolo scelto sono gli occhiali celesti senza lenti. Occhiali grandi e riconoscibili che rappresentano uno sguardo diverso, originale, capace di cogliere prospettive nuove: indossarli significa riconoscersi e riconoscere chi vive i Dsa. Chiunque può aderire alla campagna: basta scattare una foto con il layout ufficiale e condividerla sui social. In parallelo la sezione Aid di Brescia organizza una rappresentazione teatrale che raccoglie le testimonianze di studenti, genitori, adulti con Dsa e docenti per raccontare difficoltà, opportunità e percorsi di resilienza.
Va in scena venerdì 10 alle 20.45 allo Spazio Mete (via Creta 56). La regia è di Maria Grazia Saccà, gli interpreti sono Alessia Calabrò, Francesco Di Lucia, Samuele Poli, Sara Scattoli e Monica Zecchi, l’accompagnamento musicale con violino di Elia De Molli. La sezione, tra le tante attività, propone sportelli di consulenza Dsa a Castegnato e Bedizzole (in collaborazione con i Comuni).
La Casa sull’albero
Di recente a Brescia c’è stato anche un convegno che ha avuto il merito di chiamare a raccolta tutte le realtà (scuola, sanità, impresa...) interessate a queste tematiche. A organizzarlo è stata la cooperativa sociale «La Casa sull’albero» guidata da Claudia Cellini.
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