Domato l’incendio a Rovato: 8 famiglie fuori casa e attività chiuse
Il giorno dopo, a Rovato, c’è ancora l’odore acre di bruciato. D’altronde, l’incendio di pneumatici e altro materiale, nell’immobile di via XXV Aprile, al civico 96, è stato spento solo nella notte, a circa 15 ore dalle prime fiamme, sprigionatesi lungo un asse viario strategico per mezza Franciacorta, a pochi metri dalla rotatoria ancora oggi chiamata – e non a caso – il Crocevia. «L’unico elemento positivo di tutta la vicenda – spiega il sindaco, Tiziano Belotti – è che, nonostante il grave incidente verificatosi, nessuno si è fatto male. Lo si deve soprattutto al tempestivo intervento e all’encomiabile lavoro delle tante squadre di Vigili del fuoco. Li voglio ringraziare, personalmente e a nome di tutti i rovatesi, assieme a sanitari e Forze dell’ordine».
Criticità
I sopralluoghi effettuati per tutta la giornata di ieri, hanno portato i Vigili del fuoco ad accertare la compromissione delle parti strutturali del fabbricato, in particolare quelle del piano interrato, da dove è partito l’incendio. Non si esclude che possa essere demolito interamente.

«L’edificio risulta inagibile nella sua interezza. Per pericolo di crolli – dice una nota dell’Amministrazione – e cedimenti strutturali è stata quindi imposta la chiusura in entrambi i sensi di via XXV Aprile e di una corsia di marcia di via Solferino», mentre le otto famiglie residenti ai piani superiori sono ancora fuori casa, in attesa di capire se e quando potranno rientrare.
Disagi
Ma non solo, sono diverse le attività chiuse fino a data da destinarsi: uno studio dentistico, una lavanderia, un negozio di riparazione cellulari, uno spazio Enel, alcuni uffici e alcuni spazi usati dallo stesso gommista per effettuare campanature e convergenze ruote. Una sorta di officina specializzata, mentre il negozio di pneumatici vero e proprio è a mezzo chilometro).
Attorno al Crocevia, ieri, anche bus deviati e scuole chiuse. Oggi invece i circa tremila tra studenti e docenti del liceo Gigli, della scuola media Leonardo Da Vinci e dell’asilo di via Santa Caterina torneranno in classe, mentre «la viabilità veicolare e pedonale – aggiunge Belotti – resterà pesantemente limitata fino a nuove istruzioni». I bus di Arriva subiranno variazioni. Per questo occorre fare riferimento al sito e app della società.
Indagini
Sul fronte delle indagini, si cerca ancora di capire nel dettaglio, cosa vi fosse dentro lo stabile in ristrutturazione (sicuramente copertoni di auto, ma forse anche altro materiale) e in quali quantità: un passaggio dirimente, questo, nel determinare eventuali responsabilità, visto che la normativa fissa in 10 tonnellate – e con precisi requisiti di sicurezza - il massimo stoccabile. I rilievi, al riguardo, sono già in corso, al pari di quelli di Arpa sulla qualità dell’aria, tanto a Rovato quanto nella vicina Coccaglio.
«Credo – afferma, su questo, ancora Belotti – che le indagini in corso dovranno appurare anche eventuali responsabilità relativamente all’uso improprio del piano interrato quale deposito di materiale altamente infiammabile e combustibile».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
