Difesa Venditti, nuovo attacco ai pm di Brescia: «Ignorano il Riesame»

«Dopo il funerale della obbligatorietà del rispetto» di una sentenza passata in giudicato «abbiamo lo smantellamento della funzione del Tribunale del Riesame, apertamente ignorato e neutralizzato con una precisa strategia». E così «dopo il terzo sequestro» degli stessi pc, telefoni, hard disk e di altri dispositivi informatici, si tenta «con l'urgenza e indifferibilità della prova».
Torna ad attaccare la procura di Brescia, l'avvocato Domenico Aiello, difensore dell'ex procuratore Mario Venditti, indagato per una presunta corruzione in atti giudiziari sul caso dell'omicidio di Chiara Poggi e per presunte spese irregolari nell'ambito della vicenda battezzata «sistema Pavia».
Le critiche di Aiello ai pubblici ministeri bresciani si riferiscono ad «un avviso di accertamento tecnico urgente e irripetibile», notificato oggi a mezzogiorno, «su beni che per natura sono destinati a conservare nel tempo file e informazioni» ovvero «gli apparati sequestrati tre volte al dott. Venditti, e già da un mese sotto chiave».
Il nuovo atto investigativo ha portato il legale a domandare «come mai non si segue la via ordinaria del Riesame (...) in una vicenda già densa di dubbi e incertezze e perché non si rispetta la decisione di un Giudice terzo».
E questo, ha proseguito il difensore, dopo che «il primo Riesame ha annullato il sequestro per tutti gli apparati oggetto della nuova istanza di accertamento tecnico d'urgenza. Disponendo guarda caso l'inutilizzabilità e la distruzione di ogni file estratto nel frattempo. Ma non si è dato ascolto, si ignora il Tribunale».
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