CronacaBassa

Da Calvisano a Mezzane in bici, senza paura: la ciclabile dei sogni diventerà realtà

Marco Zanetti
Al via i lavori finanziati da A2A Ciclo Idrico lungo la Sp69 ad oggi molto trafficata e pericolosa
Il pittogramma di una pista ciclabile (immagine simbolica) - Foto di Cristiana Raluca
Il pittogramma di una pista ciclabile (immagine simbolica) - Foto di Cristiana Raluca
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Quasi quattro chilometri: a tanto ammonta la distanza che separa Calvisano dalla frazione di Mezzane.

Un tragitto, questo, che solo pochi «temerari» compiono oggi in bicicletta, lungo la trafficata strada provinciale 69, in quanto molto vicini ad automobili e mezzi pesanti. A breve, però, la pericolosa avventura sui pedali resterà solo un ricordo: tra alcuni giorni inizieranno i lavori per realizzare una pista ciclopedonale utile a collegare i due borghi della Bassa nel tratto interessato.

Costi e tempi

Più volte promessa in passato ma sempre rimasta nel cassetto, questa operazione verrà resa possibile dall’impegno di A2A Ciclo Idrico, che si accolla gli ingenti costi (3,6 milioni di euro). Con il termine dei lavori previsto entro il 2026, verrà così data forma al disegno voluto dall’Amministrazione civica guidata dal sindaco Angelo Formentini e inserito già nel suo programma elettorale del 2019.

Necessaria comunque a monte la spinta di una petizione popolare, con il comitato locale presieduto da Luciano Zeni in testa: ben 1.615 le firme raccolte nel 2020 contro la costruzione di un depuratore deputato a raccogliere i reflui dei residenti e scaricarli poi nel fiume Chiese. «Tale presa di posizione ha convinto l’esecutivo a cercare un’alternativa - spiega il consigliere comunale Caterina Lovo Gagliardi, incaricata di seguire la questione -. In parallelo è stato ampiamente rivisitato il piano definito da chi ci ha preceduto, un piano che riguarda l’intero ciclo idrico sul territorio (con un maxi progetto da 67 milioni di euro, ndr)».

Lavori

«Di concerto con la multi-utility e l’Ufficio d’ambito territoriale di Brescia - aggiunge il collega Michel Lesioli, delegato ai Lavori pubblici -, abbiamo dunque pensato di congiungere le tubazioni per le fognature mezzanesi sino all’impianto di Calvisano, sfruttando lo spazio accanto la Sp69. Nel dettaglio, il Comune ha acquisito delle aree private per 100mila euro. Un’azione propedeutica e necessaria, questa, per permettere poi gli scavi e sfruttare la massicciata in superficie quale ottima pavimentazione per ricavarvi un percorso sicuro che, in raccordo con la ciclovia già fruibile nel centro di Mezzane, conduca le persone sino al nostro amato Chiese».

Analizzate le carte nonché conclusi gli espropri tramite accordi bonari, l’Aato ha concesso l’autorizzazione a procedere, trasformando il sogno di molti in realtà. Guardando allora per esteso la cartina, ad opera completata, ecco una rete di 15 chilometri attorno a Calvisano e le sue frazioni (Mezzane appunto, Malpaga e Viadana) a servizio di chi sfrutta la mobilità dolce.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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