«Da Bianca e Bruno», dopo 106 anni chiude la bottega di famiglia a Ronco

Si spegne una luce calda e familiare a Ronco di Gussago. Una di quelle che, anche nelle sere più lunghe, faceva sembrare il borgo un po’ meno solo. Chiude dopo 106 anni la bottega «Da Bianca e Bruno», attività storica riconosciuta dalla Regione e uno degli ultimi fari di socialità e umanità della frazione.
Il 29 novembre le serrande scenderanno per l’ultima volta, e con loro si chiuderà un capitolo che ha attraversato generazioni, trasformazioni, abitudini. In paese c’è rammarico, c’è gratitudine e soprattutto c’è quella malinconia che accompagna gli addii importanti. Ronco perde un servizio importantissimo e con esso un capitale umano che arricchiva la quotidianità della frazione.
Il messaggio
Con un messaggio pubblico, le titolari Andreina e Marialuisella - che hanno raccolto il testimone dai genitori Bianca e Bruno e, prima ancora, dai nonni Andrea e Ida - hanno voluto salutare clienti e amici.
«Carissimi, dopo 106 anni Bianca e Bruno chiuderà per sempre i battenti. Sabato 29 novembre sarà il nostro ultimo giorno di attività. Per 106 anni la vostra presenza è stata il senso del tutto. Uno scambio di battute, una parola, un confronto. Perché Bianca e Bruno da generazioni è un luogo dell’anima, attraversato da storie e persone. Bianca e Bruno non è stato solo un negozio, ma un luogo della comunità dove abbiamo attraversato, tutti insieme, la storia del nostro tempo».
Poi le sorelle hanno aggiunto: «Una bella favola, ma come tutte le favole prima o poi finisce». Le difficoltà degli ultimi anni – costi crescenti, concorrenza dei centri commerciali e del commercio online, normative più pesanti – hanno inciso. «Vogliamo stare vicine ai nostri genitori, dai quali abbiamo ereditato questa passione. Abbiamo tenuto duro finché è stato possibile, consapevoli che il nostro era un servizio utile e apprezzato. Ma il mondo è cambiato, e la decisione non è stata presa con leggerezza».
Dietro quei banconi sono cresciute. «Sin da piccolissime aiutavamo i nostri genitori. Non ci rendiamo ancora conto che sta per finire. Ma vogliamo chiudere con il sorriso».
La storia
Tutto iniziò nel 1919: una piccola bottega con kerosene, stoffe, generi sfusi e tabacchi, avviata dai nonni Andrea e Ida. Poi il passaggio a Bruno e Bianca, che nel 1972 la trasformarono in un minimarket moderno. Dal 2000 la gestione è passata alle due figlie, che nel 2014 hanno ottenuto il riconoscimento di attività storica della Regione Lombardia.
Il ricordo più bello? «La festa dei 90 anni. Ci chiedemmo se saremmo arrivati ai 100: ci siamo riuscite». E poi il rapporto con la gente, quella rete silenziosa fatta di fiducia e piccoli aiuti, con conti aperti e doni per chi era in difficoltà. «L’eredità dei nonni è questa vicinanza: aiutare chi aveva davvero bisogno».
Ora la porta si chiuderà davvero. Ma ciò che resta - dicono - è ciò che conta: «Bianca e Bruno rimarrà un pezzo di cuore di questo paese».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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