Crollo del cantiere a Firenze, trovata la quinta vittima

La Redazione Web
Rahimi Bouzekri aveva 56 anni ed era originario del Marocco. Era arrivato a Palazzolo sull’Oglio da poche settimane
La sera del ritrovamento del corpo del quinto operaio nel cantiere di Firenze
La sera del ritrovamento del corpo del quinto operaio nel cantiere di Firenze
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Nella serata di oggi è stato trovato dalle squadre dei Vigili del fuoco il corpo dell'ultimo operaio disperso nel crollo nel cantiere del supermercato Esselunga a Firenze. Si stratta di Rahimi Bouzekri, aveva 56 anni ed era originario del Marocco. Era arrivato a Palazzolo sull’Oglio da poche settimane, anche se da quanto ricostruito pare dormisse a casa del fratello a Rovato. 

Con il ritrovamento del corpo di Bouzekri il bilancio definitivo del crollo avvenuto venerdì scorso è di cinque vittime e tre feriti. Gli altri operai morti che abitavano a Palazzolo sono Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni e Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni. Taofik Haidar, 45enne marocchino, viveva da 15 anni in Italia, aveva vissuto per otto anni a Palazzolo sull'Oglio e da due mesi si era trasferito a Chiuduno. Luigi Coclite, 60 anni, era invece originario di Teramo e abitava a Collesalvetti, in provincia di Livorno.

Ora i parenti delle vittime sono rientrati nelle loro città in attesa delle procedure di identificazione e riconoscimento delle salme. L'imam di Firenze Izzedin Elzir ha avuto da tutti loro l'incarico di celebrare appena possibile un funerale con rito islamico che sarà collettivo. Poi le salme saranno rimpatriate nei rispettivi paesi di origine, uno in Tunisia, gli altri in Marocco, come chiesto dai familiari.

E domani questo crollo rinnoverà la sua eco nazionale con iniziative, assemblee e volantinaggi nei cantieri e nelle fabbriche, in tutta Italia. Sono infatti centinaia i presidi e le manifestazioni in programma: a Brescia le sigle sindacali di metalmeccanici ed edili hanno indetto due ore di sciopero a fine turno. Ci sarà inoltre un volantinaggio nel pomeriggio al Villaggio Prealpino.

Le indagini della procura vanno avanti con un focus sulla sicurezza sul lavoro e sul rispetto dei contratti di assunzione. Gli inquirenti stanno definendo in questi giorni il perimetro delle responsabilità anche tenendo conto di questo aspetto, oltre alla ricostruzione tecnica su cosa ha determinato il cedimento dei solai. Materia che verrà verosimilmente affrontata e definita con una perizia ingegneristica a corredo del fascicolo di inchiesta e a uso del dibattito processuale.

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