La Croce Bianca di Brescia in festa celebra i traguardi solidali

Un servizio necessario e un esempio di profonda umanità: è ciò che ogni giorno la Croce Bianca di Brescia offre alla comunità. E per dare un segno «garbato» del suo centenario cammino di solidarietà promuove una festa ormai tradizione, ospitata dallo scorso anno nell’oratorio di San Bartolomeo, dopo lunghe serate di fine estate trascorse negli spazi della sede di via Maggia. È un appuntamento fisso che coinvolge i militi e quanti desiderano divertirsi e conoscere da vicino le tante attività della storica associazione.
«La nostra festa vuole essere occasione non soltanto per raccogliere fondi indispensabili, ma anche per conquistare eventuali nuovi militi, fondamentali per il futuro dell’associazione», spiega la presidente della Croce Bianca, Umberta Salvadego, che tiene a evidenziare come importanti siano i numeri del corpo di soccorso e i servizi portati avanti, che registrano un aumento degli interventi del 112 e dei trasporti in convenzione o privati.
Buon cibo e musica
La festa, da questa sera a domenica, sarà caratterizzata da momenti di intrattenimento, buona cucina (spiedo alla bresciana ad inaugurare oggi, da prenotare al 351.9862675), musica dal vivo, tornei e giochi comunitari a partire dalle 19.30. Il clou della quattro giorni sarà domenica, quando alle 11 verrà celebrata la messa nella chiesa di San Bartolomeo, seguita dal tradizionale pranzo con gli amici anziani ospiti della Rsa cittadine. «Il pranzo collettivo - ricorda la presidente - si trasformerà come sempre in appuntamento irrinunciabile in cui rinnovare amicizie decennali, rispolverare vecchi ricordi di servizio, scambiare qualche parola con chi si incrocia soltanto al cambio del turno, sentendo nell’atmosfera conviviale l’abbraccio caloroso di una comunità attenta alla salute dei suoi figli più fragili».
Da 135 anni in campo
Dal 2000 consecutivamente sino alla pausa forzata del 2019 per la pandemia, la Festa della Croce Bianca ha messo in luce i punti di forza di una realtà di primo soccorso che spicca sul territorio da oltre 130 anni. Dalla fondazione, avvenuta su spinta dell’ingegnere Tullio Bonizzardi nell’ottobre del 1890, fino all’adozione di strumentazioni tecniche in grado di rendere l’ambulanza un autentico mezzo di rianimazione mobile.
I volontari che, sulla base di un’antica tradizione di stampo marziale, sono chiamati in gergo «militi», comprendono anche medici e infermieri che assicurano quotidianamente, a titolo gratuito, supporto sanitario a bordo dei mezzi di soccorso. A seconda dei differenti livelli di preparazione sono chiamati a gestire le situazioni più disparate: non solo viaggiando a sirene spiegate per intervenire in caso di incidenti o malori, ma garantendo prestazioni indispensabili quali il trasporto al domicilio di pazienti dializzati, il ritiro e la consegna di sacche di sangue e di organi, l’accompagnamento di disabili e anziani da e verso i centri socio-assistenziali diurni.
Formazione
Martedì 30 settembre alle 20.30 è, inoltre, in programma la presentazione del corso soccorritori 2025. L’appello della Croce Bianca «è sempre ai giovani», per inserire, dopo una formazione completa scrupolosa della durata di un anno, nuove leve indispensabili per il futuro della più antica associazione di soccorso della nostra città.
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