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Corda Molle, Salvini scrive a Moraschini: «Nessun pedaggio nel 2024»

La Redazione Web
Il ministro dei Trasporti ha mandato una lettera al presidente della Provincia di Brescia in cui ribadisce che «non è contemplato alcun incremento tariffario per il transito» sul raccordo nel 2024
Uno dei portali installati lungo la Corda Molle - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uno dei portali installati lungo la Corda Molle - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini ha scritto al presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini per ribadire quanto già dichiarato di persona a Lumezzane sabato scorso: nel 2024 «non è contemplato alcun incremento tariffario per il transito sulla Corda Molle».

Nella lettera Salvini spiega che i suoi uffici sono al lavoro con Autovie Padane, il gestore del raccordo autostradale tra Ospitaletto e Montichiari. «L’obiettivo – si legge – è confermare quanto auspicato dagli enti locali e dagli utenti anche per gli anni dal 2025 in poi». Per quanto riguarda i tutor già installati lungo il tratto stradale, il ministro ribadisce che «non sono legati al pedaggiamento ma alla rilevazione del traffico».

Il tavolo tecnico

Ieri si è tenuto un tavolo tecnico in Broletto per affrontare di nuovo la questione. Con la modifica apportata nel 2018 dall’allora ministro Graziano Delrio alla concessione sottoscritta tra il ministero delle Infrastrutture e Autovia Padana (subentrata nel 2014 a Centropadane SpA), il raccordo autostradale Ospitaletto Montichiari è però a pagamento. La convenzione prevede il pedaggio con cui la società conta di recuperare 161 milioni di euro, la parte restante dei 491 milioni investiti per la realizzazione degli interventi previsti a corollario della concessione e gestione dell’autostrada A21 Piacenza-Cremona-Brescia e della diramazione Fiorenzuola d’Arca.

In sintesi, quindi, i tutor installati da Autovia Padana il mese scorso sulla Corda Molle non serviranno per contare le auto ma per il pagamento del pedaggio con sistema «free flow». La società Autovia Padana ha già condotto le rilevazioni dei volumi di traffico per quantificare i ricavi netti da pedaggio, come dalla stessa dichiarato nella convenzione.

Quanto costerebbe il transito

Più che giustificata, dunque, in queste settimane la preoccupazione dei sindaci i cui Comuni sono lambiti dalla Corda Molle, che temono, qualora la bretella fosse messa a pagamento il riversamento del traffico sulla viabilità secondaria e quindi sui territori dei propri comuni. Non meno preoccupante l’impatto economico su privati e aziende, visto il costo potenziale del pedaggio. Stando sempre al contratto, per ogni chilometro di strada percorsa l’utente dovrebbe sborsare cifre che variano dagli 0,07 centesimi ai 18 centesimi per km, a seconda della categoria del mezzo, stime che risalgono a otto anni fa, lievitate oggi fino a un massimo di 25 centesimi per chilometro.

Per scongiurare questo «salasso», che costerebbe a un pendolare che ogni giorno utilizza la Corda Molle per lavoro fino a 850 euro all’anno, la Provincia ha riunito ieri mattina intorno a un tavolo i sindaci delegati al tema (Travagliato, Montirone, Cazzago) la Camera di commercio, Confindustria Brescia, Fai e Ascab, amministratore delegato e Direttore tecnico di Autovia Padana e due funzionari del Ministero per le Infrastrutture e Trasporti.

«Dall’incontro – si legge nel comunicato diramato nel pomeriggio – è emersa la disponibilità del concessionario e del concedente di rivedere il Piano Finanziario, che prevede per obbligo di contratto il pedaggio con sistema free flow».

Il pagamento può essere richiesto solo alla fine dei lavori, inizialmente prevista per giugno. Il concessionario ha annunciato che il completamento della Corda Molle avverrà invece a ottobre, mese entro il quale dovrà essere trovata una soluzione. Nelle prossime settimane la Provincia di Brescia incontrerà Salvini, come ha confermato il ministro stesso nella lettera a Moraschini, e a giugno sarà riconvocato il tavolo tecnico.

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