Collio, inaugurato il museo che ricostruisce la Prima guerra mondiale

Alessia Tagliabue
A curarlo è l’associazione culturale del paese, «Vivere la nostra storia». Resterà aperto tutti i fine settimana
A Collio il Museo della Grande Guerra
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Oltre 400 reperti tra armi, oggetti e abiti. Tre stanze tematizzate con la ricostruzione di luoghi simbolo del primo conflitto mondiale, come un rifugio per la notte o una zona di trincea. È stato inaugurato sabato a Collio il museo della Grande Guerra ’15-’18, a cura dell’associazione culturale del paese «Vivere la nostra storia».

Impegno

Un viaggio nel passato (e nella memoria locale e nazionale) supportato da un lavoro corale che ha visto la presenza anche dell’Amministrazione comunale, della Provincia e della Comunità montana di Valle Trompia. L’appuntamento di sabato pomeriggio nella piazza principale del paese con la deposizione di una corona di fiori davanti al monumento che ricorda i 59 caduti del comune valtrumplino nel primo conflitto mondiale.

Iniziative

«La nostra associazione è nata nel 2014 da alcuni volontari appassionati di storia locale – ha spiegato il presidente di «Vivere la storia» Renato Torquati –, inizialmente facevamo esposizioni fotografiche e ci occupavamo di libri della Prima guerra mondiale. Con l’arrivo di nuovi soci abbiamo deciso poi di provvedere al rinnovo anche del nostro museo, e abbiamo in programma alcune iniziative per il prossimo periodo: l’inaugurazione del mulino storico, che verrà posizionato in centro al paese, e il recupero della stazione meteorologica di Memmo, fondata nel 1899, con la creazione di un percorso mineralogico ed uno meteorologico».

Valore

A guidare il museo saranno i tre presidenti Ilario Battaglia e Nicolò Dondio con il padre Sergio. «È una grande festa per tutta la comunità – ha commentato Nicolò, che ha curato tutto l’allestimento museale, realizzato con donazioni e comodati d’uso di abitanti del territorio – siamo fortemente convinti che questo museo, unico in Valtrompia, dia valore al nostro territorio, e ci aiuti a non perdere una memoria che soprattutto le nuove generazioni devono portare avanti».

Apertura

Dopo il momento commemorativo i tanti presenti si sono poi spostati davanti al museo –  seguendo la marcia di un gruppo di figuranti storici – per i saluti istituzionali, e dopo il taglio del nastro hanno potuto visitare l’esposizione, dedicata a Giulio Zanardelli. «Contiamo che questo spazio sia utile anche nell’ottica del potenziamento turistico dell’alta valle», ha commentato la sindaca Mirella Zanini. A portare i saluti istituzionali anche l’assessore di Comunità Montana Virna Vischioni e Fidel Pedersoli, tenente colonnello del sesto stormo di Ghedi. Il museo resterà aperto tutti i fine settimana, in mattinata dalle 9 alle 11.30 e nel pomeriggio con orari ancora in fase di definizione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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