Chiesa di San Francesco, lavori nella cappella per l’800° della morte

Lavori in corso all’altare dedicato a San Francesco, nella chiesa romanica dedicata al Poverello d’Assisi, in vista delle celebrazioni del 2026 per gli 800 anni dalla morte del santo, con un programma che abbinerà momenti di spiritualità e devozione ad altri più culturali. Il quinto altare della navata destra, il più vicino alla porticina che dà sul chiostro, è interamente coperto da teli bianchi da cantiere per consentire ai tecnici della ditta Garattini di intervenire in sicurezza non solo sui marmi dell’altare cinquecentesco che contiene un apparato marmoreo del ‘600, ma anche sulla tela realizzata tra il XV e il XVI secolo che riproduce l’effige originale del santo – attribuita a Margaritone – che raffigura San Francesco in piedi con un libro nella mano sinistra e la destra benedicente, esattamente come appariva ai suoi fedeli. Tela che nel ’700 fu inserita da Sante Cattaneo in una cornice dipinta con angeli e cherubini.

I lavori
Si procederà anche con il restauro delle tele della volta che rappresentano le stimmate di San Francesco, e dello stemma, la «Conformitas» che raffigura il braccio di Gesù e quello del santo incrociati tra loro davanti ad una croce. Non solo. Come spiega fra Alberto Tortelli, guardiano del convento dei frati, si interverrà anche sulla lampada d’argento che pende dal soffitto e che venne donata alla chiesa dalla Città di Brescia l’8 dicembre del 1942, quando San Francesco venne proclamato Patrono d’Italia. La lanterna d’argento doveva ardere quale simbolo della fede della città. Ai piedi dell’altare arde solitamente un’altra lampada: quella della Pace, che quest’anno sarà accesa dalla comunità di Bagnolo Mella.
Tempistiche e costi
La durata dei lavori è prevista fino a fine dicembre così che il 2026, per gli 800 anni dalla morte del santo di Assisi, possa iniziare con il patrimonio artistico in buone condizioni. Il costo dell’intervento è stimato in 40mila euro e i frati confidano nella generosità dei bresciani – privati cittadini, enti o istituzioni – per coprire le spese. In una nota, appesa al telo che protegge il cantiere, sono indicate le modalità per contribuire: con bonifico bancario sul conto corrente intestato a Provincia italiana di Sant’Antonio di Padova frati minori Conventuali (causale: Erogazione liberale restauro altare di San Francesco; Iban: IT23H 05387 11238 0000 42715034) o consegnando le offerte al signor Bruno in portineria o al guardiano fra Alberto Tortelli.

I frati hanno deciso anche di far restaurare la Croce processionale del 1501 di San Francesco, che da fine luglio è già all’Opificio delle pietre dure di Firenze, dove negli anni scorsi fu trattata anche la Vittoria Alata. La croce, una volta restaurata, sarà collocata in sacrestia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.