Carte d’identità cartacee, in città sono ancora oltre 13mila

Marco Papetti
Dal 3 agosto 2026 non potranno essere usate all’estero: nel 2016 ne sono state emesse 26mila, l’anno scorso 697
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Carte d'identità cartacee, ancora molte in circolazione
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A Brescia ci sono ancora più di 13mila carte d’identità cartacee, con cui dal 3 agosto 2026 non sarà più possibile andare all’estero. Da quella data, infatti, per viaggiare fuori dall’Italia sarà necessario avere la carta d’identità elettronica (Cie) – o il passaporto –, secondo quanto prescritto dal Regolamento europeo 1157/2019, che impone nuovi standard di sicurezza sui documenti. A Brescia, come in tutta Italia, si presume che in molti nei prossimi mesi si recheranno all’anagrafe per chiedere la carta d’identità in versione elettronica.

Formato cartaceo

Oggi, come detto, in città 13mila bresciani posseggono il formato cartaceo. Le emissioni sono in costante calo: il loro rilascio oggi è limitato ai cittadini iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero e a motivi di urgenza. Di anno in anno sono diminuiti sempre di più i casi per i quali è prevista la consegna di documenti d’identità cartacei. Lo si vede dai numeri: a Brescia nel 2016 le carte rilasciate nel vecchio formato erano 26mila, l’anno scorso 697. E per il prossimo anno, fa sapere il Comune, si prevede che i numeri diminuiranno ancora. La scadenza del 3 agosto 2026 accelererà infatti il processo di sostituzione.

Come fare

«Posto che la questione riguarda tutto il territorio nazionale – afferma il vicesindaco di Brescia con delega ai Servizi istituzionali, Federico Manzoni –, per predisporre ciò che servirà a far fronte a un prevedibile maggiore afflusso di richieste siamo in attesa di ricevere la circolare ministeriale esplicativa con le istruzioni per gli uffici d’Anagrafe. Solo in quel momento potremo capire quali e quante azioni mettere in campo per agevolare il più possibile il rinnovo».

Se si possiede una carta d’identità cartacea, si può chiedere la sostituzione con la Cie senza dover aspettare la scadenza del documento. Salvo indicazioni diverse dal Ministero, dopo il 3 agosto del prossimo anno dovrebbe essere possibile usare la tessera cartacea per il riconoscimento in Italia. In nessun modo, però, sarà possibile viaggiare all’estero nei paesi dove la Cie vale per l’espatrio: nell’Unione europea e in alcuni Paesi extra-Ue. La sostituzione imposta dal regolamento europeo si deve all’assenza sulla carta d’identità cartacea della «Machine readable zone», una tecnologia presente invece sulla Cie che permette ai sistemi di lettura automatici di accedere ai dati anagrafici. Senza Cie, per espatriare occorrerà il passaporto, mentre non è valida la patente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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