Cantieri in Maddalena, «Tiboni chiarisca in Consiglio comunale»

Il chiarimento dei giorni scorsi sui cantieri in Maddalena espresso dall’assessora all’Urbanistica Michela Tiboni non è esaustivo per la minoranza. Al contrario, sembra generare nuovi dubbi e perplessità tanto che si chiede che venga anticipata l’interrogazione sul tema nella prossima seduta del Consiglio Comunale.
È quanto si legge in una nota diffusa ieri dai consiglieri comunali Fabio Rolfi (Lega) e Massimiliano Battagliola (Brescia Civica). «Stupisce l'intervento in solitaria dell'assessore Tiboni che, senza sostegno dalla propria maggioranza, continua a difendere in maniera accanita un intervento di edilizia privata in Maddalena. E già questo è un dato singolare che non può che suscitare interesse: non si era mai visto un assessore sperticarsi in difese d’ufficio di progettisti e committenti privati. Ci spiegherà in consiglio comunale il perché».
Rispetto a quanto sta accadendo sulla montagna di casa si legge ancora: «Si tratta di un iter che compete alla parte tecnica e dirigenziale, non alla sfera politica. L'assessore deve occuparsi di linee guida, di varianti e Pgt, non di procedimenti autorizzativi di ville in Maddalena. Questo atteggiamento non fa altro che rafforzare gli interrogativi che stiamo ponendo e le perplessità nei cittadini bresciani».
Ciò che agli occhi di Rolfi e Battagliola non risulta lineare non è solo il cambio di destinazione – «si starebbe realizzando una abitazione laddove ci sarebbe stato un deposito agricolo oggetto di richiesta di cambio di destinazione ben oltre la data del giugno 2011 prevista dalle norme tecniche del pgt per i bonus volumetrici per gli immobili ad uso civile» - ma anche la distruzione del vigneto, «a quanto appreso non ammessa in fase iniziale, per il quale, peraltro vi sarebbe anche una ordinanza di ripristino da parte degli stessi uffici dell’assessore che ripete da settimane che è tutto regolare. Così come sull’ammissibilità di una (di fatto) nuova costruzione in quella zona». Da qui, la richiesta di sanare queste perplessità in Consiglio comunale. «Chiediamo di anticipare la calendarizzazione della nostra interrogazione già nella prossima seduta del consiglio comunale. Se all’assessore Tiboni e all’amministrazione comunale sta a cuore, hanno tutta la possibilità di favorire il confronto in consiglio comunale, nell’interesse di tutti e soprattutto della città».
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