Campus Nord, come sarà la nuova palestra dell’UniBs
Unisce sport, cultura e inclusione la prima collaborazione tra l’Istituto per il credito sportivo e culturale e un’università pubblica italiana, dando forma alla nuova palestra polifunzionale dell’Università degli Studi di Brescia (UniBs).
Il progetto, avviato nel 2022, ha un costo complessivo di 7,25 milioni di euro. È stato reso possibile grazie al sostegno della Regione Lombardia, che ha contribuito con 1,7 milioni di euro, e a un finanziamento di 3 milioni di euro erogato dall’Istituto per il credito sportivo e culturale. I lavori, cominciati nella primavera di quest’anno al campus Nord, dovrebbero concludersi nella primavera del prossimo anno, consentendo così l’apertura della struttura per il secondo semestre dell’anno accademico 2025-2026.
La nuova palestra
La struttura sarà molto più di uno spazio dedicato all’attività fisica: ospiterà anche eventi, iniziative universitarie e attività a carattere sociale. A promuoverle sarà il Cus Brescia che coinvolge una comunità di oltre 3.500 tesserati.
L’intervento
L’intervento prevede la realizzazione di due edifici comunicanti. Il primo sarà destinato ai campi da gioco per pallavolo, pallamano, pallacanestro e calcetto, oltre a spazi dedicati alle attività di corpo libero.
Il secondo edificio, sviluppato su tre livelli, ospiterà spogliatoi, una sala per il potenziamento muscolare, un’area fitness, una zona relax e ambienti riservati ad attività amministrative. Tutti gli spazi saranno accessibili anche a persone con disabilità motorie.

Questa nuova struttura non rappresenta soltanto un ampliamento dell’offerta sportiva per gli studenti, ma contribuisce anche a valorizzare i percorsi di studio legati al movimento, come Scienze motorie e Fisioterapia.
Come sottolineato dalla direttrice generale di UniBs, Monica Bonfardini, «l’università auspica che questi nuovi spazi possano favorire un aumento degli iscritti nei corsi a numero chiuso».
Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, Antonella Baldino, amministratrice delegata dell’Istituto per il credito sportivo e culturale, ha spiegato che la decisione di sostenere il progetto non è stata casuale dato che rappresenta la sintesi perfetta tra sport e cultura, le due aree di intervento principali dell’istituto.
Inoltre, grazie alla piattaforma Delta dell’Icsc, che stima il ritorno sociale degli investimenti, è stato calcolato che il valore generato da quest’opera sarà pari a 6,3 volte la somma investita. In altri termini, ogni euro speso produrrà benefici pari a 6,3 euro per la collettività. Tra i parametri considerati nell’analisi vi sono anche la riduzione della spesa sanitaria, l’incremento dell’inclusione sociale tra i giovani e la diminuzione della sedentarietà.
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