Cronaca

Caldo record e cantieri: accordo tra Ance e Loggia per iniziare a lavorare all’alba

Flavio Archetti
Deroga bresciana sull’orario di inizio del lavoro al mattino per i cantieri di «pubblica utilità». Ma c’è chi è contrario
Il lavoro in cantiere potrà iniziare all'alba - © www.giornaledibrescia.it
Il lavoro in cantiere potrà iniziare all'alba - © www.giornaledibrescia.it
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Anticipare l’orario di lavoro per evitare le ore più calde e non restare indietro. Con l’entrata in vigore dell’ordinanza su caldo eccessivo e limitazione dell’orario di lavoro (stop alle attività dalle 12.30 alle 16), emanata a inizio settimana da Regione Lombardia, le imprese edili si trovano di fronte a difficoltà nella gestione delle lavorazioni, soprattutto nei cantieri soggetti a tempistiche stringenti e vincoli contrattuali.

L’espediente

Per provare a risolvere il problema, Ance, Collegio dei costruttori edili, e il Comune di Brescia hanno trovato un accordo «pilota» che prevede una deroga sull’inizio del lavoro al mattino, anticipando il via anche di un’ora o due per sfruttare le ore più fresche. Invece che partire alle 7.30, quindi, le imprese che faranno richiesta al Comune di Brescia potranno anticipare l’inizio alle 6 o anche alle 5.30.

Il caldo e il sole fermano l'edilizia

«Non si tratta di lavorare di più, ma di lavorare meglio - dice il presidente di Ance Brescia, Massimo Deldossi -. Avviare prima le attività consentirà di ridurre l’esposizione al caldo, tutelare i lavoratori e mantenere gli impegni presi con enti pubblici e committenti privati. È una misura di buon senso che può fare la differenza in un’estate segnata da ondate di calore sempre più frequenti e durature. Quello che si sta provando a fare è la ridistribuzione delle ore - continua Deldossi - come anche quella delle lavorazioni. Al mattino, per esempio, potrebbe essere il momento buono per operare all’esterno degli edifici, con il sole meno cocente, mentre al pomeriggio (chi ne avrà la possibilità) potrebbe essere il caso di fare interventi più al riparo e all’ombra. Spostare l’orario non è comunque semplice, perché può comportare ritardi nelle consegne o proteste da parte dei residenti, se il cantiere si trova in una zona molto abitata. Per questo il Comune si riserva di decidere se dare il suo benestare o meno, in base al caso specifico. Resta il fatto che per certi lavori, definiti dall’ordinanza di “pubblica utilità”, lo stop nelle ore più calde non vale, e potrebbe trattarsi per esempio di interventi in caso di rottura di acquedotti o condotte d’acqua, ma anche di gas o comunque di situazioni che richiedono rapidità d’azione e non possono aspettare».

Per la sindaca Laura Castelletti, coinvolta nel tentativo di trovare una soluzione equilibrata, con l’assessore Valter Muchetti e il direttore generale Marco Baccaglioni, «salute e sicurezza dei lavoratori sono una priorità assoluta per l’Amministrazione comunale. Allo stesso tempo però siamo consapevoli delle esigenze operative delle imprese, soprattutto in un settore strategico come quello l’edilizia. Per questo abbiamo accolto le richieste di Ance e trovato assieme soluzioni concrete e tempestive».

«Si è ritenuto doveroso intervenire rapidamente per garantire la tutela dei lavoratori esposti al caldo estremo e la continuità dei cantieri - ricorda l’assessore Muchetti -. La deroga sugli orari di inizio lavori rappresenta una risposta concreta alle esigenze del territorio. Crediamo di aver realizzato un modello operativo che dimostra come istituzioni e imprese possono lavorare bene insieme».

La polemica

La deroga per «pubblica utilità» dei cantieri pubblici, però, non piace all’opposizione in Loggia:i consiglieri comunali Fabio Rolfi, Massimo Tacconi e Michele Maggi hanno diffuso nel pomeriggio di ieri una nota stampa nella quale sottolineano che «è troppo comodo usare quella clausola per ovviare all’applicazione dell’ordinanza. Ogni cantiere pubblico è di pubblica utilità. Il Comune deve dare il buon esempio e non pretendere di applicare le norme solo ai privati. Chiediamo quindi che l’ordinanza a tutela dei lavoratori valga anche nei cantieri comunali e che la Polizia locale la faccia rispettare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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