Cadavere nel bosco: da una banconota la possibile svolta al giallo

Potrebbe essere ad un passo dalla svolta il giallo del cadavere trovato nei boschi di Nave, con la testa staccata dal corpo, da un cacciatore con i suoi cani all’inizio di ottobre. E una banconota straniera, trovata sgualcita nel bosco, potrebbe rivelarsi decisiva.
Le ricerche
Nei giorni scorsi infatti il paziente lavoro dei Carabinieri di raffronto tra le denunce di persone scomparse e i primi dati antropometrici rilevati dall’autopsia hanno permesso di restringere il campo ad un ventaglio di nomi per la possibile identità dell’uomo, morto da almeno sei mesi.
Nelle ultime ore poi sono arrivati i risultati di alcuni degli accertamenti scientifici disposti dal sostituto procuratore Benedetta Callea, titolare del fascicolo, su tutti gli oggetti trovati nel bosco nei pressi del cadavere. Uno di questi, la banconota appunto, è apparsa talmente singolare che ha permesso di restringere ulteriormente il campo e di individuare tra le denunce delle persone scomparse quella che probabilmente porta il nome dell’uomo rimasto dallo scorso inverno nel bosco.
Il foglio di cartamonte, una volta esaminato nel dettaglio e ricostruito dopo i mesi che ha passato nel bosco, si è rivelato essere dello Sri Lanka.
Compatibilità
A quel punto gli inquirenti hanno deciso di provare a vedere se tra le denunce di scomparsa compatibili ci fosse quella di un soggetto originario di quel paese ed è emerso che dai primi mesi dell’anno non si hanno notizie di un 50enne cingalese la cui scomparsa è stata denunciata dai familiari a Leno.
Nei prossimi giorni dunque i campioni di Dna dei familiari dell’uomo saranno confrontati con quelli raccolti durante l’autopsia sul corpo e si saprà se la banconota dello Sri Lanka ha risolto il caso oppure no.
La dinamica della morte
Non ci sarebbero nuovi elementi invece sulla dinamica della morte e sulle ragioni.
La principale ipotesi di chi indaga, e che al momento non ha trovato smentite, è che l’uomo si sia suicidato impiccandosi e mettendosi un sacchetto in testa e che poi, per l’azione meccanica del peso del corpo e anche della trazione degli animali, la testa si sia staccata.
Tra qualche giorno dunque il giallo del bosco potrebbe essere risolto.
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