Brescia più verde: nuovi alberi e aiuole a Porta Milano

La lotta al cambiamento climatico nella nostra città passa anche attraverso l’aumento del verde e delle piante. E così nel quartiere di Porta Milano, nelle vie Trivellini, Carducci, Arici e Mazzucchelli sono state eseguite le prime opere di depavimentazione, aumentando del 40% le superfici permeabili dei marciapiedi. Il che significa togliere una porzione di asfalto dai marciapiedi per sostituirla con aiuole con materiale drenante, interrotte solo in brevi tratti per consentire di accedere al marciapiede e piantare nuovi alberi lungo tutte le quattro vie.
L’intervento
In tutto sono stati rimossi 1.200 metri quadrati di sottofondo di cemento, 500 metri quadrati di autobloccanti e 700 di asfalto e, a fronte di 33 alberi abbattuti alla fine del loro ciclo vitale o che presentavano gravi problemi fitosanitari, sono state posate 97 nuove piante. Anche nel vicino parco di Nassiriya sono state posate 22 querce e un acero. «L’obiettivo è trasformare Brescia in una città più verde, salubre e vivibile – sottolinea l’assessora comunale all’Ambiente, Camilla Bianchi –. Con questi interventi vogliamo diminuire l’effetto “isola di calore”, aumentare la vegetazione e gestire le acque piovane in modo efficiente, riducendo il rischio di allagamenti e di sovraccarico dei sistemi di drenaggio urbano. Abbiamo voluto anche dare organicità al quartiere lavorando in vie limitrofe. Stiamo immaginando la città che i cittadini godranno tra dieci anni, quando potranno passeggiare all’ombra di questi alberi che saranno cresciuti».
Gli alberi
Anche le piante sono state scelte in modo che si adattino alle nuove temperature: tra queste vi sono aceri, querce e liquidambar. Inoltre, spiega Graziano Lazzaroni, dirigente del Verde urbano e territoriale, «i fusti sono stati protetti in modo che non soffrano il caldo, perché anche le piante e non solo gli uomini ne sentono le conseguenze. I nuovi alberi, nel giro di breve tempo, assorbiranno più anidride carbonica, polveri, anidride solforosa e ozono rispetto a prima. Si prevede ad esempio di assorbire annualmente 8.874 chilogrammi di Co2 a fronte dei 2.567 attuali, di assorbire 799 grammi di Pm 2,5 – contro i 250 di oggi – e 8.735 grammi di biossido di azoto rispetto ai 2.452 di oggi».
I costi
L’investimento complessivo per l’intervento è stato di circa 160 mila euro, totalmente finanziati nell’ambito del Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano del Ministero dell’Ambiente. Soddisfatto il presidente del Consiglio di quartiere di Porta Milano, Paolo Campi. «Questa è una giornata importante per il quartiere – dice –. È il primo passo di un intervento che aumenterà le aree verdi e che si unisce al piano di riqualificazione di via Milano e alla realizzazione della aree Trenta. È un quartiere storico della città e necessità di infrastrutture all’altezza».
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