Brescia, scritta offensiva contro il questore Sartori in via Milano
Una scritta con un insulto contro il questore di Brescia Paolo Sartori è comparsa sul muro esterno ad un parco della Rosa Blu in Via Milano, in città. Accanto alla scritta, anche la A anarchica.
La scritta è stata fatta probabilmente nella notte, a poche ore dalla commemorazione che si è tenuta al cimitero monumentale Vantiniano alla presenza delle forze dell’ordine.
Il questore è finito nel mirino per una serie di provvedimenti anche nei confronti del mondo antagonista bresciano. Sono in corso indagini della Digos e della Scientifica.
Le reazioni
«Desidero esprimere solidarietà e vicinanza, a nome mio e del Corpo di Polizia Provinciale della Provincia di Brescia, al Questore Paolo Sartori, per le ignobili scritte comparse oggi nella Città di Brescia. Evidentemente la strada intrapresa è quella giusta ed i risultati e l'apprezzamento dei bresciani danno fastidio ai "soliti noti", allergici al rispetto dell'ordine e delle regole. L'auspicio è che il Questore continui con l'impegno profuso in questi primi mesi nella nostra Provincia» dichiara Daniele Mannatrizio, consigliere delegato alla Sicurezza ed alla Polizia Provinciale della Provincia di Brescia.

Anche il segretario cittadino della Lega, Michele Maggi, ha espresso solidarietà al questore Paolo Sartori, definendo la scritta comparsa su un muro di via Milano «un atto vergognoso e codardo». Maggi ha parlato di un gesto «grave» e «non derubricabile a bravata», sottolineando come rappresenti «un attacco diretto a chi garantisce sicurezza e legalità». Ha infine ribadito il sostegno della Lega di Brescia alle forze dell’ordine e il ringraziamento al questore «per il lavoro svolto con fermezza e professionalità».
Anche i partiti dell’opposizione in Loggia uniscono le voci per esprimere vicinanza al questore. «A Brescia, quando si cerca di portare ordine e maggiore attenzione sul tema della sicurezza, si viene presi di mira. La schifosa scritta, apparsa questa mattina al Parco della Rosa Blu in Via Milano, è l'ennesima dimostrazione. Non è un caso che questa sia stata realizzata proprio al di fuori di uno dei parchi più soggetti a degrado e spaccio. Vicinanza al questore Paolo Sartori e un grazie sentito per il lavoro che ogni giorno mette in campo per la nostra città. Richiediamo ovviamente un intervento immediato al Comune per rimuovere la scritta».
Lo stesso vale per il deputato di FdI Giangiacomo Calovini: «Le scritte comparse in queste ore su alcuni muri della città contro il questore Paolo Sartori sono inaccettabili ed intollerabili e necessitano di una condanna unanime da parte di tutti. A lui va la mia solidarietà ed un profondo ringraziamento ed apprezzamento per il suo lavoro che sta con estrema professionalità svolgendo da quando è arrivato nella nostra città».
La sindaca
Nel pomeriggio è arrivata anche la reazione della sindaca di Brescia Laura Castelletti. «La comparsa della scritta ingiuriosa contro il questore Paolo Sartori sul muro esterno del parco la Rosa Blu, in via Milano, è un episodio inaccettabile – scrive –. Un gesto avvenuto nella notte e reso ancora più grave dal contesto, a poche ore dalla commemorazione al cimitero Vantiniano. Si tratta di un atto che non rappresenta in alcun modo la nostra comunità. Brescia è una città che fonda la propria identità sul rispetto reciproco, sul confronto democratico e sul dialogo, anche quando esistono posizioni legittimamente diverse. Le scritte offensive, le minacce e i tentativi di intimidire chi è impegnato al servizio della collettività non hanno spazio nel dibattito pubblico e civile. Già nella giornata di venerdì era comparsa un’altra scritta contro il questore, in via Trieste. In quell’occasione, avevo provveduto a contattarlo per informarlo ed esprimere la mia solidarietà, facendo rimuovere immediatamente l’offesa. Purtroppo, non è la prima volta che sono costretta a intervenire per far cancellare messaggi di questo tipo, rivolti a diverse persone e istituzioni. Sono episodi che nulla hanno a che vedere con la libertà di espressione, ma colpiscono la dignità dei singoli e il senso civico dell’intera comunità. Confido nelle indagini in corso da parte di Digos e Polizia Scientifica, affinché siano individuati i responsabili. Invito tutti i cittadini a non lasciarsi trascinare in dinamiche provocatorie, ma a continuare a costruire una Brescia aperta, sicura e rispettosa, in cui il confronto, anche acceso, non scada mai nel disprezzo o nella violenza verbale e non».
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