Brescia, i nuovi ispettori contro il fuori-cassonetto potranno multare

Paola Gregorio
I dieci agenti ambientali che controlleranno i cassonetti a Brescia saranno pubblici ufficiali: sono stati formati da Aprica con la Polizia locale
Alcuni dei nuovi ispettori ambientali di Brescia
Alcuni dei nuovi ispettori ambientali di Brescia
AA

Nuovi ispettori ambientali per rafforzare il contrasto al fuori cassonetto. Dieci nuove figure già in campo con il ruolo di pubblico ufficiale e quindi con la possibilità di fare multe. Sono dipendenti Aprica, appositamente formati dalla società con la Polizia locale e nominati dalla sindaca Laura Castelletti. L’obiettivo della Loggia è potenziare le azioni di prevenzione e controllo ambientale intraprese sino ad ora sul territorio allo scopo di contrastare i fenomeni di abbandono incontrollato dei rifiuti d’ogni genere.

Prevenzione e collaborazione

«Abbiamo varato un apposito regolamento per far sì che questa nuova figura sia anche pubblico ufficiale», ricorda l’assessora comunale all’Ambiente, Camilla Bianchi. Gli ispettori, appositamente dedicati all’attività di prevenzione e contrasto del fuori cassonetto vanno così ad affiancarsi al Nucleo antidegrado della Polizia locale e alle fototrappole.

«Prevenzione e sanzioni non sono sufficienti – sottolinea l’assessore comunale alla Poliza Locale, Valter Muchetti –. Chiediamo ai cittadini di collaborare, segnalando e con una sorta di rivolta civica. I bresciani si arrabbino con gli incivili».

Le multe

Negli ultimi sei mesi le sanzioni per il mancato ritiro del kit, fuori cassonetto, abbandono di rifiuti sono aumentate del 40%. «Circa 3.500 nel 2024, già 2.500 nei primi sei mesi del 2025». sintetizza Roberto Novelli, comandante vicario della Locale: «Da fine settembre installeremo undici nuove telecamere che si aggiungeranno alle venti già esistenti e a due mobili, per un totale di trentatré», aggiunge Muchetti.

Il fuori cassonetto a Brescia fenomeno da contrastare - © www.giornaledibrescia.it
Il fuori cassonetto a Brescia fenomeno da contrastare - © www.giornaledibrescia.it

Finora gli addetti di Aprica non potevano comminare una sanzione diretta, ma dovevano limitarsi a inviare segnalazioni alla Polizia Locale. I nuovi ispettori neo assunti – che vanno ad aggiungersi agli undici già attivi ma che non potevano dare multe – come detto possono farlo perché sono pubblico ufficiale. «In questa prima fase vengono utilizzati per informare i cittadini sui comportamenti corretti perché per noi è importante l’attività di sensibilizzazione – spiega l’amministratore delegato di Aprica, Filippo Agazzi –. Hanno già avuto quattro mila contatti per indicare ai cittadini gli eventuali errori che hanno commesso. A dimostrazione che la sensibilizzazione funziona, le segnalazioni sull’abbandono dei rifiuti e il fuori cassonetto si sono ridotte del 10%. La sanzione è l’estrema ratio. Non faremo multe a strascico».

A Fiumicello

La conferenza stampa di presentazione dei nuovi ispettori si è svolta in via Nicolini, a Fiumicello, una delle zone più colpite dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e del fuori cassonetto. «Avevamo richiesto questi ispettori e finalmente sono arrivati», dice il presidente del Consiglio di quartiere di Fiumicello, Alberto Di Martino. Si lavorerà anche sulla sensibilizzazione nei centri di culto delle comunità straniere, come quelli islamici. Per le segnalazioni esistono già la app PULIamo e il numero verde di Aprica e ora anche i nuovi ispettori ambientali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...