Manifesti Pro Vita, il centrodestra: «Dalla Giunta censura ideologica»

La Redazione Web
La minoranza attacca: «La voglia di impedire il confronto e il dibattito su numerosi temi, da quello amministrativo a quello prettamente ideologico è un tratto caratteristico fin da inizio mandato»
In municipio. La Giunta Castelletti ha presentato il bilancio 2024 dall’Amministrazione comunale
In municipio. La Giunta Castelletti ha presentato il bilancio 2024 dall’Amministrazione comunale
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La Loggia si è opposta all’affissione di manifesti anti gender, realizzati nell’ambito della campagna «Mio Figlio No - Scuole Libere dal Gender». I cartelloni «non rispondono ai requisiti previsti per l’accesso al servizio delle pubbliche affissioni, che è riservato a comunicazioni con finalità istituzionali o sociali. I manifesti, infatti, non veicolano un’informazione utile o di interesse pubblico, ma trasmette un messaggio fortemente divisivo e ideologico», le motivazioni del Comune di Brescia. 

Il centrodestra

Oggi è arrivata la risposta del centrodestra in Loggia, con una nota firmata da tutti i consiglieri. «L’Amministrazione comunale di Brescia compie un atto gravissimo di censura ideologica, incompatibile con i principi democratici. Ci troviamo davanti a un uso arbitrario del potere pubblico per zittire una voce scomoda, colpevole unicamente di esprimere un’opinione diversa rispetto a quella della Giunta Castelletti», si legge nel comunicato. L’opposizione accusa poi l’Amministrazione di «trasformare l’istituzione in un organo di propaganda», aggiungendo che «si tratta di un atto di intolleranza politica mascherato da tutela dei diritti, che invece calpesta il diritto fondamentale alla libertà di espressione. È inquietante constatare come, in nome dell’inclusione, si escluda il confronto e si imponga il silenzio».

La minoranza punta il dito contro la Giunta: «La voglia di impedire il confronto e il dibattito su numerosi temi, da quello amministrativo a quello prettamente ideologico è un tratto caratteristico fin da inizio mandato. Chiediamo conto di questa decisione autoritaria, che apre uno scenario pericoloso per tutti i cittadini: oggi si censura una campagna sgradita, domani qualsiasi opinione non allineata?» 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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