Studenti del Fortuny Moretto: «Laboratori vecchi», il preside concorda

Sono preoccupati gli studenti dell’istituto Fortuny Moretto iscritti all’indirizzo Meccanica Manutenzione e assistenza tecnica (Mat). Non si sentono preparati come la scuola avrebbe dovuto assicurare loro, soprattutto dal punto di vista pratico, perché le carenze dei laboratori «hanno reso e rendono il nostro percorso formativo incompleto e non all’altezza degli standard minimi richiesti da un indirizzo tecnico-pratico. E abbiamo paura delle lacune che ci troveremo ad affrontare una volta nel mondo del lavoro».
Le problematiche
In una mail indirizzata al nostro giornale, in cui chiedono di restare anonimi e non individuabili, segnalano le problematiche, una ad una. Nel laboratorio di Disegno meccanico su 16 postazioni solo dieci funzionano, e i pc sono obsoleti.
In quello di Meccanica si possono utilizzare solo tre torni, perché gli altri sono stati bloccati. Nel laboratorio di Manutenzione mancano utensili, materiali e attrezzature. Manca poi anche un’area dedicata all’elettronica, «che in tre anni non abbiamo mai potuto utilizzare per totale mancanza di materiali».
La risposta
Non si nasconde il preside dell’Istituto, Gianpietro Poli, che anzi, dà ragione agli studenti arrivando ad affermare che «la scuola non ha fatto abbastanza per prepararli», ma ci tiene anche a precisare alcuni aspetti. «Innanzitutto abbiamo rinnovato il laboratorio di Pneumatica con moderni Plc.
Il laboratorio di Meccanica è davvero molto vecchio e funzionano solo tre torni, ma Ats dopo un’ispezione ha bloccato gli altri spiegando che è necessario sostituire la parte elettrica. Una fondazione ha stanziato 50mila euro per metterli a norma, ma ha trovato difficoltà nel reperire i pezzi necessari. Dovrebbero riuscirci entro la fine dell’anno scolastico».
Nuovi computer
Non solo. C’è anche una bella notizia. A gennaio arriveranno 26 nuovi computer per il laboratorio Cad (di disegno tecnico), grazie al contributo della Fondazione Palazzoli; la scuola ha rifatto il cablaggio dei banchi. «Con i fondi Pnrr – continua il preside Poli – acquisteremo anche un centro di lavoro a controllo numerico (Cnc) che quando sarà in funzione servirà per chi arriverà dopo di voi. Mi spiace».
Quanto alla mancanza di materiali denunciata dai ragazzi nella loro mail, il dirigente scolastico ricorda che «quelli essenziali sono garantiti. Il problema è che vengono acquistati con il contributo volontario degli studenti stessi, pari a 160 euro annui, che solo il 35% dei 1547 iscritti versa».
Dal canto loro i ragazzi spiegano che essendo una scuola pubblica non dovrebbero pagare nulla, e si dicono pronti ad indire uno sciopero di protesta se la situazione non verrà risolta e le promesse mantenute.
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