Brescia e i bresciani nel calendario storico dell’Arma
Il mese di giugno è dedicato ad un intervento a Travagliato, il salvataggio di due bambini rimasti chiusi in casa mentre una pentola sul fuoco aveva iniziato a bruciare. Mentre alcuni atleti bresciani, che si sono distinti nel gruppo sportivo dell’Arma, sono citati nel planner e nell’agenda.
C’è dunque anche molta Brescia nell'edizione 2026 del calendario storico dell’Arma dei carabinieri, presentato a Roma e poi nella nostra città dal colonnello Alberto Raucci che ha parlato degli «eroismi quotidiani dei carabinieri» che lavorano per «progetti di pace e non di guerra».
I dati
Quella 2026 è la 93ª edizione, che lo conferma «uno dei prodotti editoriali più apprezzati e collezionati: oltre 1.200.000 copie stampate, traduzioni in otto lingue — inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo — e versioni anche in sardo e friulano».
Nella nota che accompagna, i carabinieri spiegano come «diffuso in scuole, uffici e famiglie, il Calendario è un simbolo di identità e memoria collettiva, capace di unire generazioni diverse e di rinnovare, anno dopo anno, il legame profondo tra l’Arma e il Paese. Con le sue tavole d’arte e i suoi racconti di vita reale, rinnova un messaggio di fiducia, autorevolezza, solidarietà e spirito di servizio: la certezza che, anche nei momenti più difficili, accanto ad ogni cittadino c’è un Carabiniere».
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