Borgo Trento, la vitalità ultracentenaria del Circolo lavoratori

Socialità, convivialità, svago, amicizia e buon cibo bresciano. In poche parole tutto quello che si può trovare al Circolo lavoratori di Borgo Trento, uno spazio unico in città dotato di uno splendido giardino che è andato a sostituire il cemento dei tre campi da bocce che lì esistevano e di cui uno solo è sopravvissuto.
La storia e la cooperativa
Una cooperativa – con annessa trattoria – di cui fanno parte 150 soci, tra i quali, da quest’anno, anche sette donne. Un circolo con una storia di oltre cento anni, dal momento che era stato fondato nel 1901 dai pellettieri che abitavano e lavoravano nell’antico borgo.
«Nel 1939 – spiega il presidente, Cesare Bono – la cooperativa acquistò lo stabile in cui siamo oggi, in via Trento 105, la vecchia posta dei cavalli. Nel 2000, poiché stava crollando la soletta, abbiamo fatto una convenzione con il Comune e gli abbiamo ceduto dal primo piano al tetto dello stabile in cambio della ristrutturazione dell’immobile. Negli otto appartamenti realizzati abbiamo chiesto che venissero ospitate persone disagiate del nostro quartiere, a prezzi calmierati».
La rivoluzione degli spazi
Nel 2022 sono stati rivoluzionati gli spazi esterni e vi è stato creato un giardino con piante autoctone e perenni, che in primavera inondano di profumo l’area verde. «Questo è un luogo d’incontro per tante associazioni – continua Bono, affiancato dal vicepresidente Fausto Gatti – e per tante persone che possono giocare a carte o a bocce. Si ritrovavano i Combattenti e i reduci, i Pescatori, la Bocciofila Facchi, il Gruppo Lirico Patelli e il Gruppo Amici della montagna Lonati. Adesso collaboriamo con altre realtà come l’Elisoccorso, che qui ha la sede d’incontro, abbiamo creato una partnership con il Consiglio di quartiere per coinvolgere le persone legate al Borgo. Per i nostri soci abbiamo organizzato un concerto che si terrà il 7 dicembre con i canti del coro Calliope di Gussago e vin brulè. Ad aprile vorremmo fare una mostra di fotografie storiche di persone e luoghi di questo quartiere e in estate un corso per insegnare il gioco delle bocce ai ragazzi e ai non esperti, in collaborazione con il Consiglio di quartiere».

Iscrizione e regole
Tra i 150 soci ci sono operai ma anche imprenditori e professionisti; per far parte dell’associazione basta iscriversi versando 150 euro che servono per acquistare sei quote della cooperativa, denaro che viene restituito qualora si decidesse di uscirne.
«Noi riusciamo a mantenere le nostre attività – conclude Bono – grazie all’affitto della trattoria presa in gestione da tre giovani, aperta a pranzo a menù fisso e a cena alla carta. Ma i soci che vogliono trascorrere qui il loro tempo giocando a carte o leggendo il giornale possono farlo senza alcun obbligo di consumazione». Il tutto a favore della socialità.
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