Biscotti e «imitazioni»: Maramao, Gocciolotti e Amiconi per ora restano sugli scaffali

Il Tribunale di Brescia ha accolto il ricorso e revocato l’ordinanza: tanti hanno copiato, prodotti ormai volgarizzati
Nel carrello i biscotti al centro del contenzioso su cui si è espresso il tribunale di Brescia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Nel carrello i biscotti al centro del contenzioso su cui si è espresso il tribunale di Brescia - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Sul mercato ci sono o ci sono state ben 21 «imitazioni» degli Abbracci del Mulino Bianco, il biscotto a forma di ciambella bicolore, per i pochi che non li conoscessero. Ce ne sono 21 di Tarallucci (quelli tondi con la parte centrale in rilievo), 20 di Galletti (quelli rettangolari con il galletto segnavento tempestato di cristalli di zucchero), 20 di Pan di Stelle (il classico tondo al cacao con stelline di glassa bianca) e 20 anche di Gocciole (che della goccia hanno, oltre alla forma, anche pepite di cioccolato nell’impasto).

Il «mercato di riferimento vede molteplici produttori porre in vendita biscotti con forme in tutto simili» a quelle finite al centro della guerra dei biscotti tra Barilla, Tedesco Srl e Sapori Artigianali. Per i giudici del Tribunale di Brescia la circostanza non può essere trascurata, come non può essere trascurato «il normale effetto di volgarizzazione del marchio» che ha prodotto il proliferare per decenni di marchi e prodotti simili.

Alla luce di questa considerazione e di quelle contenute nell’ordinanza uscita dalla camera di consiglio dello scorso 18 marzo, per il presidente Raffaele Del Porto, i consiglieri Carlo Bianchetti e Alessia Busato, Barilla non ha nulla da temere, mentre Tedesco Srl e Sapori Artigianali possono continuare a produrre e commercializzare Maramao, Amiconi e Gocciolotti.

I giudici hanno revocato l’ordinanza con la quale lo scorso 16 gennaio il Tribunale aveva accolto il ricorso cautelare della multinazionale alimentare e punito la produzione e commercializzazione di biscotti copia fissando una penale di 15 euro per ogni confezione prodotta o commercializzata in violazione dell’ordinanza e una penale di 5mila per ogni giorno di ritardo nell’attuazione del provvedimento, passati 20 giorni dalla sua pubblicazione. Sino alle sentenza nel merito, per la quale potranno servire anni, sugli scaffali si potranno trovare così sia gli originali che le imitazioni: sino ad allora toccherà al mercato decidere il vincitore.

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