Autostrade, prezzi del carburante diminuiti fino al 7% in un anno

In vista delle partenze estive, Altroconsumo ha condotto una nuova indagine sui prezzi del carburante. L’inchiesta ha messo in evidenza le differenze di costi tra l’autostrada e la rete urbana per capire quanto si può risparmiare. La ricerca, legata alla precedente sull’aumento dei prezzi negli autogrill, è stata realizzata nello stesso periodo (tra il 22 maggio e il 6 giugno) e ha interessato le medesime 16 aree di servizio, distribuite nei pressi di Milano, Venezia, Roma e Napoli.
I prezzi del carubarante
Rispetto alla scorsa estate la benzina e il diesel in autostrada costano circa tra il 5 e il 7% in meno. Dall’indagine, però, è emerso che si può risparmiare ulteriormente.
La spesa per il carburante, nonostante l’abbassamento dei prezzi, resta comunque elevata. La benzina fuori dall’autostrada costa spesso molto meno (circa 11%) e, soprattutto, fare il pieno al self-service piuttosto che al servito può abbassare i prezzi fino al 17%.
La ricerca
Tra le varie località i prezzi si differenziano di alcuni punti percentuali. A Milano, in particolare nella zona di Rho Sud, è stato rilevato il differenziale di prezzo al litro maggiore (11%): nei distributori urbani vicini all’area di servizio il prezzo medio è di 1,64 euro al litro, mentre in autostrada è pari a 1,84 euro al litro. Anche le altre zone hanno differenze piuttosto elevate: -9,5% ad Adda Nord Milano e -8,1% a Irpinia Nord Napoli.
Diesel
La situazione del diesel non cambia di molto rispetto a quella della benzina: anche nel gasolio le differenze medie di prezzo tra autostrada e rete urbana sono arrivate oltre l’11%.
Perché il prezzo aumenta?
Gli autogrill, vista la posizione, non hanno concorrenza da altri brand di distributori, potendo quindi evitare di spingere i prezzi al ribasso. Inoltre, gli automobilisti che si fermano a fare rifornimento in autostrada hanno spesso la necessità e, in alcuni casi, l’obbligo di rifornirsi per continuare il viaggio. Ciò comporta l’essere disposti a pagare qualcosa in più per poter arrivare a destinazione. Non c’è solo la mancanza di concorrenza e la necessità degli acquirenti a tenere i prezzi alti: i gestori delle aree di servizio autostradali hanno dei costi in più da sostenere per quanto riguarda l’affitto e le concessioni dell’area.
La differenza tra servito e self-service
Altroconsumo ha messo in evidenza anche le differenze di costi tra il self-service e il servito. Ovviamente, rifornirsi da soli senza l’aiuto di un addetto ha costi minori sul prezzo al litro. Il servito, infatti, sfiora sempre i due euro, mentre il prezzo del self-service è tra i 20 e i 30 centestimi in meno al litro. La differenza più alta (il 17%) si riscontra nell’area di servizio di Limenella Sud.
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