Autostrada della Valtrompia, esplosivo per gli scavi nella montagna
I tempi sono maturi per iniziare a scavare la galleria nella montagna dell’imbocco nord di Lumezzane con gli esplosivi. Si partirà verso fine mese, tra una quindicina di giorni al massimo.
L’operazione, che costituisce una nuova fase dei lavori della bretella che collegherà l’A4 con la Valtrompia, è stata al centro dell’incontro di martedì scorso al teatro San Faustino. Presenti i sindaci di Sarezzo e Lumezzane, Valentina Pedrali e Josehf Facchini, Gianmaria Giraudini per la Comunità montana, Giancarlo Luongo di Anas, Sergio Bloise di Salc e Alberto Valt, esperto in esplosivi.
«L’impiego di microcariche sarà possibile ora che ci si appresta a entrare in una zona della montagna composta da roccia più compatta - hanno spiegato Bloise e Luongo -. Finora si è lavorato con metodi tradizionali, martelloni e demolizione meccanica, ma il nuovo fronte permette di accelerare lo scavo in sicurezza».
L’incontro puntava anche a rassicurare la popolazione: secondo quanto emerso, infatti, non c’è alcun tipo di rischio essendo oltretutto le prime case a distanza. Al massimo si sentirà qualche piccolo botto ogni tanto, ma nulla di più. «Non parliamo di mine nel senso comune - ha spiegato Valt - ma di esplosioni molto controllate con cariche diluite e direzionate tramite fori. È una tecnica utilizzata nel 95% delle gallerie italiane».
Si comincerà dall’imbocco nord ma l’obiettivo è procedere da tre imbocchi contemporaneamente (Lumezzane, Sarezzo e Codolazza) per guadagnare tempo. Lo scavo, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, riguarda una galleria lunga sei chilometri e ogni brillamento sarà annunciato alla cittadinanza per evitare allarmi: «Il rumore - ha detto Bloise - sarà il segnale che stiamo avanzando».
Lungo i 6 chilometri è previsto uno svincolo che porterà verso l’incrocio di Sarezzo: in quel punto la galleria, che sarà dotata di un impianto antincendio automatico, vernici antipolvere e antigraffito, avrà una sezione di 600 metri quadrati (una delle più grandi in Italia, quella del raccordo anulare dell’ Appia, misura 280 metri quadrati).
«È un’opera strategica per tutta la Valtrompia - hanno ricordato Facchini e Pedrali -. Collegherà in modo più sicuro un’area che da sola produce 6 miliardi di fatturato l’anno, di cui 2 a Lumezzane. Il beneficio per i nostri territori è quantificabile in 80 milioni di euro». Per il senatore bresciano Stefano Borghesi «le difficoltà iniziali sono alle spalle: ora finalmente l’opera ha accelerato».
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