Autisti «Arriva», 100 euro in più ma con corse garantite

Soddisfazione della Rsu per l’intesa raggiunta sull’integrativo: «I dipendenti assicureranno almeno 23 giorni di guida»
Gli autisti di Arriva hanno trovato un accordo con la società © www.giornaledibrescia.it
Gli autisti di Arriva hanno trovato un accordo con la società © www.giornaledibrescia.it
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Via crucis del trasporto provinciale addio? Difficile dirlo. Ma le premesse ci sono.

È stato infatti raggiunto un accordo tra vertici di «Arriva» e rappresentanza sindacale degli autisti (esclusa la Uil) sul contratto di lavoro per la copertura delle corse in provincia.

Dopo una lunga trattativa scandita da polemiche degli utenti e agitazioni dei lavoratori con scioperi e picchetti, sono state accolte le richieste avanzate dal sindacato che ieri ha siglato l’accordo che varrà sino a fine giugno.

«Non un anno intero, ma quantomeno diversi mesi di accordo - spiegano i sindacati - guardando alla scadenza del contratto nazionale che, in assenza di rinnovo, vedrà scattare un secondo tipo di integrativo concordato».

Soddisfatti

«Dobbiamo esprimere la nostra soddisfazione per un’intesa che ci pare addirittura migliorativa rispetto alle nostre richieste – continuano le voci dell’Rsu – che garantisce ad Arriva una presenza minima a garanzia del servizio pubblico, superando le difficoltà e le impasse degli ultimi tempi».

L’accordo concesso da «Arriva» si basa sulla garanzia data dai lavoratori di una presenza minima al mese. I sindacati avevano chiesto un aumento nell’integrativo di 50 euro al mese, oppure 8 euro al giorno a patto che si lavori un minimo di giorni prestabilito e fissato nell’intesa mese per mese. La questione su cui si era arenato il confronto riguardava il riconoscimento dello stato di bisogno dei lavoratori a cui è stata concessa la legge 104, cioè assente dal lavoro sì, ma per assistere congiunti.

Il nodo

L’azienda ha infine proposto una soluzione che bypassasse la questione, tarando le presenza minima mensile da garantire per ottenere il benefit su 23 giorni anziché i 26 lavorativi di media. In sostanza sono andati di fatto a riconoscere i tre giorni di 104 senza dichiararlo esplicitamente.

Ma non solo: «L’azienda ha anche rilanciato una proposta interessante che non potevamo non accettare nell’interesse dei lavoratori: offrono 100 euro al mese in welfare (dunque non tassato) su una tessera-card che possiamo utilizzare per la spesa, in alternativa 70 euro in più al mese in busta paga. Siamo quindi passati dai 50 euro richiesti ai 70 ottenuti...» spiegano dalla Rsu.

E non è finita: agli autisti verranno riconosciuti anche 120 euro netti annuali come indennità di uso di «Mydesk», un applicativo che vale come ordine di servizio, indicando giorno per giorno orari e linee da coprire. ​​​​​​ «L’accordo viene esteso anche a chi svolge una sola corsa giornaliera».

Brescia farà scuola: «È un accordo-pilota che potrebbe venire esteso a tutte le cinque aziende di Arriva per un totale di circa 1.400 autisti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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