Assalto all’imprenditore di Montichiari, usati proiettili della Nato
Sono stati utilizzati proiettili Nato per il brutale assalto armato – per un presunto vecchio debito non saldato dalla vittima – subito dall'imprenditore bresciano Angelo Ferandi il 1 marzo 2024, all'uscita della sede della società Cavifer Srl a Montichiari e i cui responsabili sono stati arrestati oggi. Nel corso dell’azione criminale, sono stati esplosi otto colpi di pistola calibro 9x19 Gfl, sei dei quali avevano raggiunto Ferandi all’addome, agli arti superiori e inferiori e all’interno della coscia.
I bossoli
Le indagini hanno rivelato che i bossoli utilizzati provengono da lotti di munizioni classificate come «Nato». Viene definito un «particolare munizionamento ordinariamente associato a palla incamiciata e quindi classificato come “da guerra”». Per chi indaga «il loro uso è tipicamente riservato alle Forze Armate e ad alcune Forze di Polizia dei paesi aderenti al Patto Atlantico».
Durante le perquisizioni a casa di Guido Badini, uno degli arrestati accusato di aver fornito supporto logistico e l’arma con il relativo munizionamento di provenienza militare per l’agguato, sono stati trovati bossoli «già esplosi» di calibro 9x19 relativi a produzione degli anni ’80 e ’90, non destinabili alla libera vendita.
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