Arte, partecipazione e slogan: con Space Up i ragazzi rileggono Brescia

Paola Gregorio
Domani a Carme un laboratorio di serigrafia chiuderà il progetto dedicato alla condivisione degli spazi pubblici
Una fotografia popolata con la street art - © www.giornaledibrescia.it
Una fotografia popolata con la street art - © www.giornaledibrescia.it
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Hanno ragionato su come porsi di fronte a una comunicazione aggressiva ed esplorato luoghi della città per capire cosa significano per loro. I ragazzi e le ragazze dai 15 ai 34 anni che hanno partecipato al progetto «Space up, giovani e spazi urbani condivisi», hanno sperimentato come affrontare l’hate speech, i discorsi d’odio, reagendo in modo non violento e su come abitare la città rispettandola pur senza rinnegare il proprio vissuto.

Il progetto, fortemente voluto dalla Loggia e realizzato da Adl a Zavidovici, La Rete e Associazione Carme all’interno del Bando Giovani Smart di Regione Lombardia, ha dato concretezza, ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche giovanili, Anna Frattini, «a una richiesta emersa durante gli Stati generali dei Giovani, ovvero pensare a una campagna di comunicazione che invitasse a stare nello spazio pubblico in modo gentile».

Interventi

Ai laboratori hanno partecipato 170 fra ragazzi e ragazze. «Nel primo laboratorio i partecipanti hanno riflettuto su come individuare i discorsi d’odio sia online che nel dibattito pubblico e hanno collettivamente ragionato su come rispondere in modo efficace, con un approccio non violento. Un’iniziativa che ha riscosso moltissimo interesse, in quanto ha fornito ai giovani strategie efficaci di reazione», spiega Maria Marelli, presidente di Adl a Zavidovici.

Alla biblioteca Uau di via Milano, hanno utilizzato la psicogeografia per fare una mappatura della città attraverso i loro sentimenti e le loro sensazioni: uno street lab di esplorazioni urbane, fotografie e storie. «Hanno deciso i ragazzi quali fossero per loro i luoghi più significativi e li hanno fotografati - ricorda Nadia Bordonali della Cooperativa La Rete - . Due street artist, Davide Visentini e Biro, hanno poi popolato gli scatti con dei personaggi».

Creatività

Nello spazio Carme, tre laboratori di sperimentazione artistica focalizzati sulla street art hanno portato alla realizzazione di una mostra collettiva a maggio. Infine, i ragazzi hanno ideato una campagna di comunicazione con il collettivo Cheap sviluppando slogan rappresentativi del loro modo di abitare la città e i suoi spazi. «Tra tutti è stato scelto lo slogan “Vieni come vuoi” che significa che a Brescia ti senti di venire così come sei. Rappresenta il bisogno di vivere gli spazi pubblici nel rispetto reciproco, permettendo a ciascuno di esprimere la propria unicità. La differenza viene quindi rivendicata come punto di forza ed esercizio di libertà», precisa Valeria Magnoli, presidente di Carme.+

La campagna di comunicazione - © www.giornaledibrescia.it
La campagna di comunicazione - © www.giornaledibrescia.it

Slogan che dà il titolo all’evento conclusivo del progetto in programma domani (venerdì 29) alle 18, a Carme: un laboratorio di serigrafia a cielo aperto dove i partecipanti potranno personalizzare oggetti o capi di abbigliamento con gli slogan creati nei laboratori. Sara inoltre chiesto di compilare un questionario di ricerca sui giovani e gli spazi pubblici a Brescia: i dati raccolti saranno elaborati in un report per l’assessorato alle Politiche Giovanili. Infine sarà allestita la mostra «Psicogeografia» realizzata da Spazio Uau: un viaggio visivo e narrativo nei paesaggi interiori urbani emersi durante il laboratorio sul territorio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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