Anfo, le «armonie» dell’architetto Bigogno a Sant’Antonio di Castèr

Sant’Antonio di Castèr, scrigno d’arte esistente già dal XIII secolo, sorge nei pressi del lago, nel punto in cui la strada devia per salire a Bagolino. Quale luogo migliore avrebbe potuto ospitare, sabato, le tavolette armoniche dell’architetto Bigogno? Questi semplici trasduttori rotondi di vibrazioni hanno fatto risuonare bellezza tra gli spettatori e di magia ha parlato la professoressa Antonella Ali che ha presentato la serata insieme all’artista Romeo Seccamani, grande conoscitore di arte e curatore dei restauri della chiesa.
Mami Voice
Bigogno presenta Mami voice. Il dispositivo, nato agli inizi degli anni 2000, è un amplificatore a batterie che conduce la voce della mamma ai bambini nati prematuri all’interno delle termoculle, annullando i campi elettromagnetici. L’idea è piaciuta anche agli ospedali tanto da sperimentarla con successo (Poliambulanza di Brescia, il San Raffaele di Milano, l’Ospedale Civile di Pescara, l’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, l’Ospedale Civile Spirito Santo di Pescara, il Caritas Baby Hospital di Betlemme, il Sant Joseph di Gerusalemme).
Uno dei momenti decisivi
L’architetto racconta che uno dei momenti decisivi è stato il colloquio col pediatra del figlio grazie al quale prese coscienza che per il benessere del neonato si osservava prima lo star bene della madre. Illuminante fu l’incontro con la cantautrice Grazia di Michele, che si occupava del clima sonoro delle termoculle: secondo lei, i bambini, percepivano rumori così forti da essere per loro devastanti. Nella Tin del Civile constatò di persona i rumori al loro interno, tanto da creare un dispositivo che potesse eliminarli. Nel 2013, nella Terapia intensiva, sotto la supervisione del primario Gaetano Chirico, ci fu la prima sperimentazione con Edoardo. Vedendo gli adulti sorridere, Bigogno decise di applicare lo stesso sistema anche ad un dispositivo per loro.
Il lettino armonico
Nasce il lettino armonico, realizzato con legno profumato di abete, recuperato con l’utilizzo di parte dei 16 milioni di piante abbattute dalla tempesta Vaia nel 2018. Poi il totem, asse che, emettendo vibrazioni, nelle sale di attesa rilassa le persone. Si è provato ad utilizzare la tavoletta armonica anche per la lievitazione del pane, pane armonico… L’Università di Padova ha voluto sperimentare il dispositivo applicandolo ai semi di barbabietola, poi è stata la volta del «vigneto sonoro» a Montisola, progetto che proseguirà in quel di Idro. Poi la sonorizzazione di una stalla in Molise, per favorire il benessere degli animali.
Il nuovo dispositivo
All’Audiofonetica Mami voice ha dimostrato la sua efficacia con i bimbi sordi. E poi è stata portata al Ferrara film corto festival e al Moscerine film festival di Roma. Da qui la collaborazione con la Lega del Filo d’oro. L’ultimo strumento ideato, ancora un prototipo, è un alfabeto Morse a tre frequenze che permette ai sordo-ciechi di comunicare con gli operatori. Come dice don Giussani: «La vita ci è stata data per una creatività. Il tempo è come il tessuto su cui occorre disegnare una creazione».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.