È caccia aperta all’alcoltest: anche a Brescia reperirli è difficile

Come era atteso, così è accaduto. Dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, che ha introdotto una stretta in diversi ambiti, dalla guida col telefonino al consumo di alcool, è aumentata la richiesta di dispositivi fai-da-te per rilevare il tasso alcolemico nel sangue. Un’utile prassi per chi è in dubbio se mettersi alla guida oppure no dopo una serata.

In farmacia

E così sono stati in molti, soprattutto nel periodo delle festività natalizie, in cui ai pranzi e alle cene in famiglia si alternano convivi aziendali e ritrovi amicali, a rivolgersi alle farmacie di fiducia per assicurarsi un dispositivo di facile uso. Una vera e propria caccia all’etilometro si è scatenata in qualche caso, tanto che molte farmacie si sono ritrovate sprovviste.

A dirlo è la presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli, che conferma quanto accaduto in queste settimane in quasi tutte le regioni italiane: «Nel periodo delle festività, e dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, c’è stata sicuramente un’impennata delle vendite. Il problema è che il mercato non riesce a coprire al momento tutte le richieste di alcoltest».

Boom

I fornitori di questi dispositivi non avevano probabilmente previsto questo boom che ricorda, seppur in misura di gran lunga minore, quello dei test fai-da-te per il Covid. La vendita di etilometri risponde a una domanda occasionale e quindi le aziende produttrici si sono allineate a questo trend. In questo momento, dunque, è difficile reperire gli etilometri portatili dai grossisti e chi non trova ciò che cerca in negozio si sta rivolgendo al mercato online, senza badare alla spesa.

Taxi

Sul fronte invece dei tassisti, per i vertici di Radio Taxi Brixia è ancora presto per tracciare un bilancio: «Nel periodo delle feste – conferma il presidente Antonio Amodio – c’è stato più movimento, dovuto anche agli eventi e alle cene aziendali. Adesso la situazione si è già assestata, ma gennaio è storicamente un mese tranquillo. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per capire le ripercussioni delle nuove norme sul nostro lavoro».